Protesta contro l’iniziativa “Bologna si prende cura – I tre giorni del welfare”

«Non è altro che l’ennesima farsa del Partito democratico locale che finge di schierarsi dalla parte dei più deboli quando in realtà il fine ultimo è quello della messa a valore, quindi esternalizzazione e privatizzazione del welfare pubblico». Sono le parole di protesta pronunciate questa mattina dall’Unione Sindacale di Base (USB), l’associazione Inquilini e Abitanti, il movimento politico Potere al Popolo e il collettivo Noi Restiamo in un presidio in piazza Nettuno contro l’iniziativa “Bologna si prende cura – I tre giorni del welfare”.

I manifestanti hanno scelto di protestare davanti a Palazzo Re Enzo per interrompere quell’evento, promosso dal Comune del capoluogo emiliano, che fa il punto sulle novità in tema di politiche sociali e servizi socio- sanitari. L’obiettivo della protesta era portare direttamente le loro ragioni all’assessore per la Casa, Emergenza abitativa e Lavori pubblici, Virgina Gieri. 

«In tutta la città ci sono moltissimi appartamenti sfitti: da un lato le case popolari vengono tenute vuote, vendute e svendute a privati, dall’altro sempre più persone hanno difficoltà a pagare l’affitto e a trovare alloggi a prezzi accessibili», hanno detto i manifestanti.  

Inoltre, gli organizzatori della protesta hanno criticato le politiche comunali che espellerebbero «in zone periferiche o di provincia le fasce popolari e meno abbienti per lasciare spazio a turisti e studenti facoltosi». 

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