Non ha ottenuto giustizia la donna che ha subìto un furto la mattina dello scorso venerdì 22 marzo mentre stava facendo la spesa nella Conad di Luzzara, in provincia di Reggio Emilia. La vittima, casalinga, ormai sul punto di pagare alla cassa, si è accorta che dalla sua borsa era sparito il portafoglio, che conteneva 100 euro in contanti, oltre che documenti e carte di credito. Intanto che la donna si rendeva conto dell’accaduto, prima ancora che potesse contattare la banca per bloccare il proprio conto corrente, i ladri avevano già prelevato 500 euro.
Tale prelievo sarebbe però risultato in regola secondo la banca, dato che i ladri erano a conoscenza del PIN bancomat della vittima. Proprio questo fatto ha reso impossibile il pieno risarcimento della stessa, alla quale sono stati rimborsati soltanto i 100 euro in contanti che portava nel portafoglio.
La donna, che il giorno successivo si è recata a sporgere denuncia contro ignoti insieme al figlio, si è quindi vista negare la restituzione di circa 500 euro che erano stati prelevati. «Io sono una casalinga», ha detto la donna, arrabbiata e delusa «al di là del gesto vergognoso, quei soldi per me sono tanti».
Secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe trattato di un’azione premeditata, preceduta da una fase di attento studio dei movimenti della vittima, che ha permesso ai rapinatori di entrare in possesso dei suoi dati bancari, i quali si sono resi invisibili e impossibili da perseguire.