Nuove tecnologie agricole spiegate con giochi con le carte, succede in Africa occidentale

Accesso alla tecnologia al minor costo possibile. La startup “Agro Business Center” nata nel 2015 in Benin, in Africa occidentale, crea e sviluppa strumenti per diffondere la conoscenza delle nuove pratiche agricole attraverso l’utilizzo delle Tecnologie Informatiche e della Comunicazione (TIC). Sono sei i dipendenti della startup e circa diecimila i produttori coinvolti in questa rete. Dati, applicazioni, video ma anche la spiegazione di problemi attraverso i giochi con le carte. «Vogliamo offrire ai produttori una gamma di servizi per permettere di gestire al meglio la loro fattoria. Abbiamo anche fatto dei corsi di formazione per spiegare l’importanza delle nuove tecnologie nell’agricoltura», ha affermato a “Startup Brics” l’amministratore delegato Donald Tchaou.

Dal lavoro della startup prende forma, in Benin, l’Agritheque: una biblioteca in rete a libero accesso dove vengono catalogate le innovazioni nel settore agricolo, le tesi di laurea degli studenti di Agraria e molte altre informazioni per permettere ai lavoratori di trovare risposte ai problemi quotidiani. Un’idea interessante che abbraccia il secondo obiettivo dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile, quando si dichiara la necessità di «aumentare gli investimenti in infrastrutture rurali, ricerca agricola e formazione e sviluppo tecnologico». La creazione della “biblioteca virtuale” è stata resa possibile grazie alla collaborazione con “Projet SOHA”, un’associazione che lavora per la promozione e la diffusione delle scoperte scientifiche ad Haiti e nell’Africa francofona.

Foto: pagina Facebook “Agro Business Center”

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