Gli agriturismi dell’Emilia-Romagna si uniscono per battere la crisi, nasce “Lar”

Per salvare gli agriturismi dalla crisi causata dalla pandemia nasce Liberi Agriturismi in Rete una rete di imprese per valorizzare l’immagine positiva che ha l’agriturismo.

Uniti per far ripartire il settore degli agriturismi dopo la pandemia. È l’obiettivo di 17 aziende agricole dell’Emilia- Romagna che hanno fatto nascere una rete di imprese per valorizzare l’immagine positiva che ha l’agriturismo in Italia e per sostenere il reddito delle aziende sfruttando la reputazione degli agriturismi: lontani dai grandi flussi turistici, all’aria aperta. La rete si chiama “Liberi Agriturismi in Rete” (Lar) e l’idea di unirsi era nata già prima della pandemia, ma il covid ha dato la spinta ad accelerare i tempi dopo che le chiusure imposte dal Covid 19 hanno più che dimezzato il fatturato delle 1.200 aziende agrituristiche dell’Emilia Romagna. «Nel 2020 l’azzeramento dell’arrivo degli stranieri, che rappresentavano un quarto dei turisti (24%) e l’inevitabile riduzione delle presenze italiane ha comportato secondo il Rapporto sull’agriturismo del Ministero delle Politiche Agricole una perdita del 50% dei 171 milioni di euro fatturati nel 2019 in regione», fa sapere Lar. 

L’idea dei Liberi Agriturismi in Rete è mettere in comune attività e risorse per aumentare la competitività d’impresa e quindi aumentarne la capacità di produrre reddito. Ognuno nella rete – spiega ancora l’associazione – mantiene la propria libertà imprenditoriale, superando i limiti della piccola dimensione. «Se è vero che piccolo è bello, è anche vero che la piccola dimensione è la nostra forza e la nostra debolezza. Forza perché garantisce l’autenticità e il legame con la tradizione e ci consente un rapporto personale e familiare con il cliente. Debolezza perché comporta costi alti, oggi sempre più difficili da sostenere in servizi importanti come ad esempio l’energia e l’accesso ai capitali bancari», dice il presidente di Lar, Roberto Lodi, titolare dell’agriturismo Corte Roeli di Malalbergo (Bologna). 

L’obiettivo di Liberi Agriturismi in Rete è di associare entro il 2021 un centinaio di aziende della regione Emilia Romagna, per un giro d’affari di circa 10 milioni di euro. Secondo le stime dell’associazione la rete potrebbe comportare sostanziosi risparmi di gestione stimati per cento aziende in circa 120 mila euro l’anno per l’energia elettrica, 150 mila per il Gpl, 30 mila per il metano. Mentre ulteriori risparmi sono ipotizzabili in altri settori come quelli bancari e assicurativi. 

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