A San Lazzaro apre la Casa Arcobaleno, accoglierà persone Lgbtq discriminate

Nella Casa Arcobaleno gli ospiti avranno vitto e alloggio, ma anche assistenza sanitaria e formativa. Un vero e proprio rifugio. È la prima nel Bolognese.

Una casa che accoglie le persone Lgbtqi+ che sono state discriminate o cacciate di casa per la propria identità sessuale. È la prima sul territorio bolognese. Ha aperto lo scorso lunedì a San Lazzaro di Savena la Casa Arcobaleno, la quale potrà ospitare due persone all’interno di un alloggio Erp (Edilizia Residenziale Pubblica) che il Comune di San Lazzaro ha messo a disposizione. A gestirla sarà l’associazione Gruppo Trans, capofila di una cordata di associazioni del territorio. 

Nella Casa Arcobaleno gli ospiti avranno vitto e alloggio, ma anche assistenza sanitaria e formativa. Un vero e proprio rifugio. «Le istituzioni hanno il dovere di provvedere a rendere concreti i valori fondativi del vivere civile: dare gli strumenti alle persone discriminate per poter vivere una vita di dignità e inclusione», ha dichiarato Isabella Conti, sindaca di San Lazzaro. 

La Casa Arcobaleno è intitolata a Lucy Salani, l’unica persona trans italiana a essere sopravvissuta al campo di concentramento di Dachau, è stato aperto ufficialmente il 20 novembre, il Transgender Day of Remembrance, la ricorrenza annuale per commemorare le vittime di transfobia. 

Condividi