«La Mobike è diventata la mia palestra fisica e mentale. Oltre ad aiutarmi a tenermi in forma, è il mio metodo meditativo. Mi crea un “om” interiore che mi permette di scaricare lo stress, ma anche di darmi la carica di energia positiva. C’è chi usa il buddismo, io uso la Mobike». Non ha dubbi la 31enne Ilaria Vigliotta, biotecnologa medica fiorentina da 8 anni a Bologna, sui benefici fisici e mentali che le porta percorrere almeno 10 chilometri al giorno su una bicicletta a noleggio del servizio Mobike, la piattaforma di bike-sharing sbarcata a Bologna lo scorso maggio.
Sarà perché pedalare fa bene alla salute, sarà anche perché un servizio di biciclette a noleggio è utile per muoversi in città, ma Ilaria Vigliotta ha scoperto che la “durezza” della pedalata e i sellini non molto stabili delle biciclette arancioni le portano un senso di benessere fisico e mentale come se fosse a lezione di yoga. Dopo 10 chilometri (al giorno), la biotecnologa torna a casa soddisfatta, rilassata, sorridente e piena di energia. «Non che prima non lo fossi, ma da quando faccio un uso costante della Mobike ho persino ridotto il fumo delle sigarette», ha detto la biotecnologa.
Ilaria Vigliotta ha cominciato a usare il servizio di biciclette e a noleggio a maggio proprio quando Bologna si riempiva di biciclette di color arancione. Da quel giorno non ne può più fare a meno. «Ho iniziato a usare la Mobike non per fare piccoli spostamenti in centro, come si fa di solito, ma con l’obiettivo di scoprire non solo i miei limiti, ma anche Bologna, città che ormai sento come mia», ha dichiarato la 31enne.
Una delle sue più grandi soddisfazioni di questa “palestra” in Mobike è aver preso consapevolezza che «è bello guardare Bologna da una bicicletta». La biotecnologa ha scelto anche di pedalare tra le piste ciclabili fuori dal centro scoprendo posti che, senza Mobike, non avrebbe mai visto. «Faccio molti percorsi nelle zone periferiche e vedo un sacco di cose belle come, ad esempio, graffiti meravigliosi. Ammiro la bellezza della città e delle persone. Andando in bicicletta si riesce a vedere più cose di quanto si possa guardare a piedi distratti dal cellulare anche quando si cammina», ha dichiarato la Vigliotta.
Un giorno la 31enne nel percorrere i suoi 10 chilometri quotidiani in Mobike si è ritrovata per caso a costeggiare il corso d’acqua lungo i Prati di Caprara: «Una pista ciclabile meravigliosa piena di graffiti. Ho addirittura sentito l’odore delle bombolette spray lungo un muro di disegni meravigliosi», ha detto la ciclista.
Essendo una bicicletta a pagamento orario, per Ilaria Vigliotta girare in Mobike ha ovviamente un costo che, però, non le spaventa. Anzi, con l’abbonamento mensile di 10 euro risparmia molti soldi rispetto a una palestra normale. Vorrebbe che, però, fossero ampliate le funzioni dell’applicazione delle biciclette a noleggio. Consiglia alla società Mobike di aggiungere sulla mappa, che permette di vedere dove sono localizzate le biciclette arancioni ,a anche quali percorsi si possono fare e magari anche cosa poter ammirare pedalando tra gli edifici e piazze storiche di Bologna.
Per la biotecnologa mantenere il ritmo di 10 chilometri di Mobike al giorno non è una passeggiata, soprattutto da quando ha ricominciato a lavorare. Dopo 8 ore di lavoro e stress al giorno, montare in bicicletta e macinare percorsi ciclabili è diventato più faticoso, ancora di più ora che è arrivato il freddo invernale. Per rimediare, la 31enne fiorentina ha ideato un blog: una pagina Facebook legata a una pagina Instagram dove posta i percorsi che fa in Mobike, aggiunge foto e segnala addirittura fatti spiacevoli che incontra durante i suoi spostamenti.
Il blog “Un anno in Mobike” è un racconto dei suoi percorsi come se fosse la stessa bicicletta a raccontare e descrivere i posti che incontra. Ma soprattutto è un modo per spronarla a mantenere la costanza dei 10 chilometri al giorno pur lavorando e quindi avendo meno tempo.
«La Mobike non permette di andare molto veloce ed è per questo che mi fa ancora di più meditare. Prendo la vita come un giro avventuriero e come una sfida». Per Vigliotta, è quella cosa che ti aiuta ad avere il sorriso e a rendere felici anche le persone che le sono di fianco perché pedalare stanca, ma riempie di energia.