“Spesa sospesa”, una tonnellata e mezza di cibo a famiglie povere

Più di 1500 chili di cibo italiano e di qualità che sarà distribuito nelle case delle famiglie in gravi difficoltà economiche: dal Parmigiano Reggiano al prosciutto di Parma, dalla mortadella alla mozzarella di bufala campana, dall’olio extravergine d’oliva alla pasta di grano Senatore Cappelli, dalla frutta alla verdura a chilometro zero, è stata raccolta dall’iniziativa “Spesa sospesa” lanciata da Coldiretti e Campagna Amica, Fondazione San Petronio e alla Caritas al Villaggio durante il Villaggio del contadino tenutosi dal venerdì a oggi a Bologna.

«Per tutto il fine settimana i visitatori dei banchi del maximercato degli agricoltori da Piazza dell’VIII Agosto al Parco della Montagnola fino a Piazza XX Settembre hanno avuto la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si è trattato di frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare made in Italy, di qualità e a km zero tra quelli proposti dagli agricoltori di Campagna Amica. La spesa raccolta è stata consegnata alla Caritas che si occupa della distribuzione alle famiglie in difficoltà», ha spiegato Coldiretti.

«Con questa iniziativa abbiamo voluto dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche”, ha spiegato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini sottolineando che l’obiettivo di Coldiretti «è far sì che questa esperienza non resti limitata a questa occasione ma diventi un fenomeno strutturale in una situazione che vede oggi 2,7 milioni di italiani costretti a chiedere aiuto per mangiare.

Secondo il direttore di Fondazione Campagna Amica, Carmelo Troccoli, «la ‘spesa sospesa’ è un esperimento di democrazia del cibo con la quale si vuole portare le eccellenze delle campagne italiane anche sulle tavole degli ultimi, dei più bisognosi, con prodotti freschi, di qualità e a km zero».

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