Via del Pratello libero dalla plastica monouso a partire dal 25 aprile. È l’obiettivo dell’iniziativa lanciata dai componenti di “Pratello social street”, la “social street” del quartiere, che prenderà il via proprio in occasione della giornata della Festa della Liberazione. Un impegno dei locali, bar e gastronomie d’asporto della strada ad eliminare bicchieri, cannucce, piattini e posate di plastica entro l’aprile di quest’anno e un modo per anticipare l’applicazione della direttiva europea che entro il 2021 metterà definitivamente al bando la plastica usa e getta. “Pratello Plastic-free”- progetto patrocinato anche da Legambiente Bologna – metterà in circolo migliaia di bicchieri compostabili fra i locali della storica strada bolognese.

Salvo qualche eccezione, i gestori hanno accolto positivamente la proposta dei residenti: un impegno ambientale che verrà riconosciuto attraverso l’esposizione di un logo sulle vetrine creato ad hoc e che segnalerà l’adesione a questa iniziativa. La conversione ai materiali compostabili costerà ai gestori qualche centesimo in più per ogni contenitore, ma rappresenterà sicuramente un grande regalo per l’ambiente. Soprattutto se si considera la mole di bicchieri e stoviglie di plastica monouso che generalmente veniva impiegata negli anni passati proprio durante la giornata del 25 aprile. Quest’anno un grosso contributo sarà dato dal Centro sociale della Pace, che donerà migliaia di bicchieri compostabili per i punti di ristoro allestiti lungo la strada.

Ma la lotta alla plastica non si ferma qui e i promotori del progetto guardano al futuro. «Ci stiamo organizzando social street per social street per promuovere una grande campagna di sensibilizzazione sul tema della plastica, cercando di coinvolgere, in modo analogo a quanto abbiamo fatto al Pratello, esercenti di altre zone», ha dichiarato il presidente di “Pratello social street” Nino Iorfino.

L’obiettivo finale sarebbe una città libera dalla plastica (“Bologna Plastic Free”) e per raggiungerlo i residenti del Pratello partono dalla lotta alle bottigliette per l’acqua. Per questo motivo hanno già richiesto all’amministrazione comunale, con un sondaggio a cui hanno risposto centinaia di residenti, un distributore pubblico di acqua refrigerata di Hera e una tradizionale fontanella da installare nei giardinetti di Piazza San Francesco.

«Vorremmo che l’amministrazione si impegnasse ad aprire più fontanelle pubbliche e a promuovere l’installazione di distributori di acqua anche nei luoghi pubblici come uffici e scuole. Dobbiamo ridurre l’impatto delle bottiglie di acqua in plastica e promuovere l’uso delle borracce per chi gira abitualmente con la bottiglia o ne fa uso sui luoghi di studio o lavoro. Per questo a Bologna una rete di cittadini attivi si sta organizzando per accelerare i tempi del cambiamento verso una economia verde», ha concluso Iorfino.

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