Le imprese edili ringraziano il bonus 110%, affari aumentati a ritmi vertiginosi

Un volume d’affari del comparto edilizio aumentato a ritmi vertiginosi con la spinta dei “bonus”. Ora questa spinta è ancora forte ma mostra segni di rallentamento.

Nel primo trimestre 2022, il volume d’affari del comparto costruzioni risale ancora (+5,2 per cento) rispetto al 2021. Incremento esteso a tutte le dimensioni di impresa. La tendenza espansiva si riflette sul numero delle imprese, 2009 in più (+3,1 per cento). Aumentano le società di capitali (+8,6 per cento, +1.252 unità). È quanto emerge dall’indagine sulla congiuntura delle costruzioni realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna. Secondo l’indagine, nel primo trimestre 2022 risulta meno intensa la fase di espansione rispetto all’anno precedente, anche se rimane positiva la tendenza per l’industria delle costruzioni emiliano-romagnola. La spinta dei “bonus” edilizia si è forse scontrata con limiti d’offerta (disponibilità delle imprese, di lavoratori e di materiali), con notevoli incrementi dei costi degli input e con l’avvio dell’attività di controllo più stringente da parte pubblica.  

 Il volume d’affari  

Tra gennaio e marzo, nonostante il contenimento della pandemia e gli stimoli introdotti a sostegno del settore, si è attenuata la fase di recupero avviata nel primo trimestre 2021. È stato ottenuto un buon incremento del volume d’affari a prezzi correnti rispetto allo stesso periodo dell’anno passato (+5,2 per cento), sconta però il fatto che nel primo trimestre 2021 la ripresa era stata minima.  

La gran platea delle piccole imprese, da 1 a 9 dipendenti, specializzata nelle ristrutturazioni, è decisamente favorita dagli interventi a sostegno del settore edile e ha messo a segno un ulteriore incremento del volume d’affari (+5,7 per cento).  

Il recupero del livello di attività è stato più ampio per le medie imprese da 10 a 49 dipendenti (+6,6 per cento), anch’esse avvantaggiate dalla domanda connessa ai “bonus”. La crescita per le grandi imprese, da 50 a 500 dipendenti, è stata più contenuta (+0,4 per cento) rispetto alle altre tipologie, ma il suo andamento tendenziale fa riferimento a un primo trimestre 2021 durante il quale le imprese di questa classe dimensionale avevano già messo a segno un discreto rimbalzo.  

Crescita che sta calando 

Negli ultimi mesi si è ridotta la quota delle imprese che hanno registrato un aumento del volume d’affari, che è al 36,7 per cento, mentre il numero delle aziende che hanno registrato una riduzione del fatturato è lievemente aumentato (+2,2 punti) giungendo al 13,7 per cento. 

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