Un grosso albero in via Giovanni Spataro, Quartiere Porto- Saragozza, ha subìto gravi danni all’apparato radicale durante alcuni lavori eseguiti da Hera lo scorso anno e in questo momento il Comune di Bologna lo sta abbattendo. «Avevamo già a disposizione una perizia eseguita da tecnici incaricati da Hera che prevedeva l’abbattimento urgente. Abbiamo provato a mantenerlo, ma ora anche gli agronomi incaricati dal Comune ritengono che la situazione sia pericolosa e che sia necessario l’abbattimento dell’albero», si legge in una nota del Comune.
La preoccupazione dei residenti e del Comitato tutela alberi Bologna
A preoccuparsi dell’abbattimento dell’albero sono stati i residenti della zona i quali hanno visto dei cartelli disseminati vicino a diversi alberi e hanno avvisato il Comitato tutela alberi Bologna. Quest’ultimo ha chiesto delucidazioni al Comune tramite una mail. «Chiediamo le motivazioni di tale intervento, visto che i bagolari (alberi della zona) non presentano segnali di pericolosità. Per quale motivo una città che ha l’ambizione di voler diventare a zero emissioni, continua imperterrito nel distruggere il nostro patrimonio arboreo, anziché salvaguardarlo? Leggiamo inoltre che l’esemplare verrà sostituito da altro esemplare, che garanzia abbiamo che questo venga messo in atto, visto che una volta abbattuti non viene rimesso a dimora nulla?», ha chiesto il Comitato.
La risposta del Comune di Bologna
«Gli alberi abbattuti vengono quasi sempre sostituiti nella stagione utile successiva a meno che non vi siano degli impedimenti tecnici quali presenza di sottoservizi nelle immediate vicinanze che potrebbero pregiudicare l’attecchimento della pianta e la necessità di un successivo abbattimento per interventi di pronto intervento. Oppure ancora, come sui viali, la piantagione di alberi singoli la cui successiva irrigazione risulterebbe quasi impossibile in considerazione del traffico, oltre al fatto che piantare un albero nelle vicinanze di alberature mature difficilmente permette l’attecchimento, rimanendo nascosto sotto la chioma di quelli di dimensioni maggiori», ha dichiarato la segreteria tecnica del Dipartimento Lavori Pubblici, Mobilità e Patrimonio del Comune di Bologna.
