Tra tutti i comuni dell’agglomerato bolognese, San Lazzaro di Savena è primo nella classifica del reddito medio dei suoi cittadini (29.529 euro all’anno), seguito da Bologna con 28.025 euro. Al terzo posto Zola Predosa. Il reddito medio più basso si registra invece a Fontanelice con 19.683 (subito sopra si piazzano Castel D’Aiano e Castel del Rio). A rivelarlo è il Rapporto dell’Ufficio statistica della Città metropolitana di Bologna che – a partire dai dati diffusi nei mesi scorsi dal ministero dell’Economia e delle Finanze – ha elaborato un’approfondita analisi sui redditi nei comuni della città metropolitana di Bologna (le dichiarazioni prese in esame sono quelle presentate dalle persone fisiche nel 2019 con riferimento all’anno di imposta 2018). 

Nella Città metropolitana di Bologna, nel 2018, i contribuenti sono stati 782.379 ossia il 77,1% della popolazione residente (con un incremento dello 0,9% rispetto ai 775.666 del 2017). Il reddito complessivo è stato di oltre 20,2 miliardi di euro (+4,2% sul 2017 quando era di 19,4 miliardi). Il reddito medio per contribuente è di 25.827 euro (+ 3,3% rispetto ai 25.011 euro del 2017) e resta più alto del 10,2% rispetto a quello regionale (23.435 euro) e del 21,4% rispetto al dato nazionale (21.269 euro). 

Fasce di reddito 

Nell’area metropolitana bolognese la maggioranza dei contribuenti dichiara tra 15.000 e 55.000 euro. Nel 2018 il reddito complessivo della città metropolitana si è infatti articolato nel modo seguente:  242.493 contribuenti (31,4%) hanno dichiarato meno di 15.000 ed un reddito pari al 9,2% del totale dei contribuenti; di questi 154.337 hanno dichiarato meno di 10.000 euro (19,9% sul totale contribuenti), 258.215 contribuenti (33,4%) hanno dichiarato tra 15.000 e 26.000 euro ed un reddito pari al 26,2% del totale, 217.641 contribuenti (28,2%) hanno dichiarato tra 26.000 e 55.000 ed un reddito pari al 37,7% del totale,  53.693 contribuenti (7%) hanno dichiarato oltre 55.000, con un reddito pari al 26,9% del totale. 

Le tipologie di reddito più frequenti, in termini sia di numerosità sia di ammontare, sono quelle relative al lavoro dipendente (56,2% dei redditi dichiarati per il 51,8% del reddito totale) e alle pensioni (36,1% dei redditi dichiarati per il 28,3% del reddito totale). Il reddito da lavoro autonomo e quello di spettanza degli imprenditori (assieme il 5,6% del numero dei redditi) pesano complessivamente per l’8% circa dell’ammontare totale. 

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