Non solo museo, ma laboratorio creativo: il MAMbo si rinventa dopo l’emergenza Covid

Sono state 219 le domande di partecipazione pervenute per individuare 12 artisti che animeranno il “Nuovo Forno del Pane”, centro di produzione che trasformerà gli spazi e la funzione della Sala delle Ciminiere del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.

Non più solo spazio espositivo ma centro di produzione in cui l’arte diventa pane per la mente e il museo si trasforma in un incubatore della creatività per rinascere dopo l’emergenza sanitaria legata al Covid-19. Si chiamerà Nuovo Forno del Pane ed è l’idea del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna già a lavoro per scegliere 12 artisti che animeranno la ex Sala delle Ciminiere del museo. 

La commissione presieduta da Lorenzo Balbi (Responsabile Area Arte Moderna e Contemporanea) esaminerà portfolio, lettere motivazionali e documentazioni pervenute entro martedì scorso per definire e comunicare da qui al 30 giugno la lista dei prescelti che lavoreranno al museo da luglio a dicembre 2020 formando una comunità creativa unica nel panorama museale contemporaneo. «L’alto numero di partecipanti (219) all’avviso pubblico che abbiamo messo in campo per dare nuova vita a MAMbo, con il progetto Nuovo Forno del Pane, dimostra ancora una volta la presenza a Bologna di una comunità artistica numerosa e vivace. Vogliamo creare una vera e propria comunità, offrendo l’opportunità ad artisti, fotografi, designer, registi e creativi di utilizzare gli spazi di MAMbo», ha dichiarato l’assessore alla Cultura del Comune di Bologna Matteo Lepore. 

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