A Bologna un corso gratuito per autisti di autobus

Si tratta di un percorso formativo totalmente gratuito per gli iscritti e finanziato direttamente da Insieme per il lavoro.

Al via un corso gratuito di formazione per conseguire la patente D e la certificazione Cqc, necessarie a diventare autista professionista di autobus data la forte è la domanda di tale professionalità da parte di aziende come Saca, cooperativa leader dei trasporti, aderente a Confcooperative Bologna. A finanziare il corso è Insieme per il lavoro.  

Per partecipare alla nuova edizione del corso è necessario candidarsi iscrivendosi a Insieme per il lavoro da questo link oppure dal sito del progetto. Dopo aver compilato il form, si verrà ricontattati dalla segreteria per fissare un colloquio. Le selezioni partiranno a breve e il corso, realizzato come nel 2022 in collaborazione con Irecoop Emilia-Romagna in veste di ente coordinatore e garante, si svolgerà nella prima parte dell’anno.

«Si tratta di un percorso formativo totalmente gratuito per gli iscritti e finanziato direttamente da Insieme per il lavoro con due obiettivi:  facilitare l’inserimento lavorativo dei beneficiari del progetto, agevolandoli nella possibilità di frequentare una formazione altrimenti piuttosto onerosa; e sostenere al contempo le imprese del settore rispondendo alla loro forte richiesta di occupazione. La scelta da parte di Insieme per il lavoro di investire nella formazione per il conseguimento della patente D e della certificazione Cqc, assieme alle competenze trasversali, è guidata anche dai buoni risultati dei corsi finanziati dal progetto nel 2022, che hanno portato all’inserimento lavorativo di diversi corsisti già al termine del percorso. La formazione del 2022 era stata realizzata in collaborazione con Irecoop Emilia-Romagna, con Saca (cooperativa leader nel settore della mobilità di persone e merci), Confcooperative Bologna e Autoscuola Grand», si legge sul sito di Insieme per il lavoro. 

Insieme per il lavoro è un progetto promosso da Comune, Città metropolitana e Arcidiocesi di Bologna, con la partecipazione della Regione Emilia Romagna.

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