Poliziotto e finanziere No Vax indagati a Bologna perché ritardano il lavoro dei centri vaccinali

Indagati e anche  sospesi dal servizio per non aver ottemperato all’obbligo vaccinale.

Un poliziotto e un militare della Guardia di Finanza sono stati indagati, in due fascicoli separati, dalla Procura di Bologna per interruzione di pubblico servizio, per aver causato con la propria condotta, che si ritiene strumentale, ritardi e disservizi nei centri vaccinali dove si erano presentati per l’immunizzazione. Il poliziotto è il funzionario Giuseppe Accroglianò che era andato al centro vaccinale di Casalecchio di Reno con un avvocato, facendo una sfilza di domande al medico di turno. A un certo punto, insoddisfatto, ha chiamato il 112 e poi se n’è andato, senza farsi vaccinare. Entrambi sono sospesi dal servizio per non aver ottemperato all’obbligo vaccinale. 

«Purtroppo molti No vax stanno mettendo in pratica questa tecnica con un intento duplice: fare perdere tempo e dimostrare che il medico non è abbastanza preparato, dunque non in grado di fare il vaccino. Siamo stanchi di perdere tempo con queste persone che poi non si vaccinano, non è ammissibile che ci si presenti con un avvocato», ha detto a Il Resto del Carlino Luciana Prete, dirigente del dipartimento Igiene dell’Ausl e che si è occupata del caso specifico. 

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