L’Emilia-Romagna rafforza il quadro legale per il suicidio medicalmente assistito, nuovo ruolo del Corec 

La regione Emilia-Romagna ha compiuto ulteriori passi avanti nel dibattito sul fine vita, consolidando la sua posizione con un atto integrativo che conferma il Comitato regionale per l’etica nella clinica (Corec) come l’autorità competente per esprimere parere sulle richieste di suicidio medicalmente assistito, in conformità con le condizioni stabilite dalla Corte costituzionale.  Il Corec, quindi, emerge come figura centrale nella valutazione delle richieste di suicidio assistito da parte di coloro che si trovano nelle circostanze previste dalla Corte costituzionale. 

Legge regionale dell’Emilia-Romagna sul suicidio medicalmente assistito

Poco più di 2 settimane fa in Emilia-Romagna, è stata approvata una storica proposta di legge sul fine vita-. La norma è stata introdotta attraverso una delibera regionale, garantendo ai malati “il diritto di congedarsi dalla vita” in conformità con la sentenza 242 della Corte Costituzionale.  L’iter per il suicidio medicalmente assistito è stato delineato da Viale Aldo Moro e trasmesso alle Aziende Unità Sanitarie Locali (Ausl) dall’Assessorato alle Politiche per la salute. 

Procedura  

Coloro che desiderano accedere al suicidio assistito devono inviare una richiesta alla Direzione sanitaria di un’Ausl, allegando la documentazione necessaria per la valutazione multidisciplinare del caso. La volontà del paziente deve essere acquisita per iscritto o tramite video, con opzioni speciali per coloro con disabilità. Dalla ricezione della richiesta, la Direzione sanitaria trasmette la domanda alla Commissione di valutazione di Area Vasta entro massimo tre giorni. La Commissione effettua una prima visita al paziente, valutando la legittimità della richiesta secondo i criteri della Corte Costituzionale. La Commissione verifica le condizioni cliniche e personali, l’offerta di alternative e la possibilità di ripensamento con supporto psicologico. 

Parere etico in 7 giorni 

Una volta completata l’istruttoria, la Commissione invia la relazione al Comitato regionale per l’etica nella clinica (Corec), che fornisce consulenza etica entro sette giorni. Il parere del Corec, unitamente alla relazione conclusiva, viene inviato al paziente o al suo delegato, al Direttore sanitario dell’Ausl e, se ricoverato in ospedale, anche al direttore della struttura, entro cinque giorni. In caso di parere favorevole, la Direzione sanitaria assicura l’attuazione della procedura entro sette giorni dal ricevimento della relazione conclusiva, garantendo l’accesso gratuito al suicidio medicalmente assistito. 

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