Il trapper Medy Cartier finisce in carcere, non ha superato l’affidamento in prova ai servizi sociali 

Il noto trapper Medy Cartier, all’anagrafe El Marbouh El Mehdi, è nuovamente al centro delle polemiche dopo essere finito in carcere per un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale per i minorenni di Bologna l’8 marzo scorso. La polizia di Bologna ha eseguito l’ordine dopo che il Tribunale di sorveglianza ha dichiarato l’esito negativo dell’affidamento in prova al servizio sociale, disposto da una sentenza della Corte d’Appello dei Minori del 2022. In quella sentenza, il giovane trapper, molto noto sui social, era stato condannato a 5 mesi e 20 giorni di carcere per i reati di rapina e lesioni personali commessi quando era ancora minorenne. 

Medy Cartier, 23 anni del Pilastro di Bologna, sembra non riuscire a evitare guai legali, nonostante la sua popolarità online. I dettagli dei reati risalgono a un periodo precedente, ma il processo giudiziario ha portato alla decisione di revocare l’affidamento in prova al servizio sociale e di eseguire l’ordine di carcerazione presso il carcere di Bologna La Dozza. 

Gli ultimi precedenti del trapper Medy Cartier

Il trapper era salito diverse volte sulla pagine di cronaca ultimamente per diversi episodi. Nel dicembre scorso, per esempio, aveva organizzato un concerto improvvisato sulla terrazza del Centro commerciale Gran Reno a Casalecchio. Finì in rissa e qualcuno uscì del coltelli. Qualche giorno dopo fu beccato mentre correva con un’auto a forte velocità di notte per le strade di Bologna. L’ultima, forse la più grossa, pochi giorni fa quando è stato denunciato per stalking: avrebbe minacciato, perseguitato e diffamato sui social la sua ex ragazza.

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