Cento soci, tra imprese agricole, artigiani e commercianti, uniti per rigenerare l’Appennino Bolognese attraverso il Bio-distretto.
In una mossa significativa per promuovere la sostenibilità e preservare le tradizioni locali, il Bio-distretto dell’Appennino Bolognese Ets ha ufficialmente avanzato la richiesta di riconoscimento alla Regione Emilia-Romagna. Lucio Cavazzoni, il presidente del Bio-distretto, ha consegnato personalmente la richiesta, sottolineando l’importanza di attivare iniziative che valorizzino il territorio collinare e montano.
Il Bio-distretto Appennino Bolognese Ets conta quasi cento soci, tra cui 35 imprese agricole, artigiani, commercianti, enti ed associazioni di rilievo come Confagricoltura Bologna, CNA Bologna, Confcommercio Ascom Bologna, Libera, Legambiente e Slowfood. Questa variegata coalizione rappresenta l’intera gamma di settori e imprese che caratterizzano l’Appennino Bolognese, dai vigneti agli agriturismi di qualità, dalla cultura agricola all’agroecologia.
Il territorio coinvolto spazia dall’incantevole Valle del Santerno fino a quella del Panaro, attraversando le Valli del Sillaro, dell’Idice, del Savena, del Zena, del Setta e del Reno, comprendendo complessivamente 30 Comuni bolognesi, tra cui Bologna, San Lazzaro di Savena e Casalecchio di Reno.
Il Bio-distretto Appennino Bolognese
La creazione ufficiale del Bio-distretto Appennino Bolognese Ets è avvenuta davanti al notaio nel maggio 2023, ma l’idea di costituirlo ha radici che risalgono a 5 anni fa grazie all’iniziativa del Gal dell’Appennino Bolognese e della Regione Emilia-Romagna. Questi enti finanziarono e realizzarono uno studio di fattibilità che ha reso possibile il recente passo formale.
I Distretti biologici, regolamentati da leggi nazionali e regionali, mirano a valorizzare i territori con particolare attenzione alle produzioni sostenibili, alle attività locali e alla tutela ambientale. Il Bio-distretto Appennino Bolognese Ets si propone di far riscoprire i valori autentici di un territorio incontaminato, ricco di tradizioni e produzioni di eccellenza.
Claudio Pazzaglia, direttore CNA Bologna, sottolinea l’importanza di rigenerare l’Appennino bolognese attraverso produzioni biologiche e progetti innovativi. “Puntando sul biologico, vorremmo invertire il trend del declino delle aziende legate all’agricoltura e all’agroalimentare, influenzate negativamente dal cambiamento climatico. Confidiamo che la Regione accolga positivamente la richiesta di riconoscimento.”
Il Bio-distretto Appennino Bolognese Ets si presenta come un progetto concreto e ambizioso, pronto a coinvolgere attivamente aziende agricole, artigiani, commercianti ed associazioni per dare nuova vita e vitalità all’Appennino Bolognese.
Giancarlo Tonelli, Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna, conclude sottolineando l’importanza di promuovere, tutelare e valorizzare il patrimonio ambientale, agroalimentare e turistico dell’Appennino attraverso il riconoscimento regionale del Bio-distretto.