Bibbiano, minacce di morte al presidente dell’ArciGay di Bologna: la propaganda del governo colpisce anche gli omosessuali 

«Cosa state coprendo a Reggio Emilia, brutte merde? Togliete i figli per darli ai gay! Dimmi dove sei frocio bastardo che vengo a tagliarti la gola! Ti ammazzo frocio di merda!». Sono le offese e le minacce di morte che Vincenzo Branà, presidente del circolo Arcygay “Il Cassero” di Bologna, avrebbe ricevuto durante una telefonata anonima lo scorso 1 luglio. Solo oggi Branà ha reso noto su Facebook di aver denunciato l’accaduto alle autorità competenti. «La rendo pubblica solo oggi perché ciò che quella sera mi era parso essere un fatto isolato, al quale non bisognava dare visibilità, oggi – alla luce di quanto è successo negli ultimi venti giorni – mi pare tutt’altra cosa», spiega il presidente del Cassero sul suo social network. 

Anche gli omosessuali sono, dunque, nel mirino di una macchina della calunnia accesasi dopo un’inchiesta giudiziaria “Angeli e demoni” sul presunto sistema illecito di gestione dei minori in affido in Val d’Enza, in Emilia. Secondo le accuse, i bambini sarebbero stati strappati alle famiglie con manipolazioni e pressioni e assegnati ad altre persone. Questa inchiesta, che al momento ha prodotto già due clamorose smentite, viene usata da giorni sul web per screditare il Partito democratico perché tra le 18 persone sottoposte alle misure cautelari c’era anche il sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti

Tra i primi a partecipare alla macchina d’odio c’è anche e soprattutto il vicepremier grillino, Luigi Di Maio, che ha definito l’intero partito del centro-sinistra come «il partito di Bibbiano» (il ministro per questa affermazione è stato querelato di diffamazione dal Partito democratico). 

Ma cosa c’entrano gli omosessuali? Nulla. La macchina della calunnia che sta prendendo sempre più piede tra gli odiatori sui social è rivolta a tutti quelli che sono dissidenti del governo giallo-verde. «La strumentalizzazione della vicenda degli affidi di Bibbiano si sta rivelando essere una strategia precisa, molto simile al terrorismo, che tiene insieme governo, estrema destra, gruppi provita, stampa becera e che ha dei precisi obiettivi. Uno di questi è senza dubbio la comunità LGBTQI, che i partiti di destra chiedono di schedare e controllare», ha dichiarato Vincenzo Branà. 

Dopo le minacce il presidente del Cassero si chiede se riusciamo a cogliere quanto grave è quello che sta succedendo. «La vicenda di Bibbiano non va sottovalutata, ma non va nemmeno strumentalizzata. E soprattutto va indagata, tenendo al sicuro i bambini dalla follia degli adulti, quelli coinvolti e quelli che usano le loro storie per fini politici», ha concluso Branà. 

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