Alberi sani e rigogliosi abbattuti per far posto a un supermercato, in via Decumana «il disastro ambientale si è consumato» 

I cittadini e il Comitato tutela alberi Bologna avevano anche presentato un progetto alternativo che ha ricevuto un apprezzamento generale da parte di Assessorato all’Urbanistica e dei Dirigenti comunali, ma poi alla fine non sono stati ascoltati.

Dalla mattina del 28 novembre scorso l’area verde di via Decumana, 45 non c’è più. Sono stati abbattuti tutti gli alberi per ordine di Aldi Immobiliare s.r.l., che proprio lì sta costruendo un supermercato con l’ok dell’amministrazione comunale di Bologna che ha rilasciato il relativo permesso di costruire. Lo fa sapere il Comitato tutela alberi Bologna che, insieme ai cittadini del Quartiere Remo e il partito ambientalista, Europa Verde – Verdi Bologna, da luglio scorso si è fortemente impegnato per evitare l’abbattimento degli alberi sani e rigogliosi. 

L’amministrazione comunale ha anche approvato un progetto per l’area in oggetto che prevede uno stradello trasversale contornato da 6 piccoli alberelli di nuova piantumazione per sostituire quella grande area verde con grossi alberi. I cittadini, dopo aver promosso una petizione popolare riuscendo a raccogliere ben 437 firme in appena 6 giorni e dopo aver ottenuto aperture dai rappresentanti di Aldi Immobiliare e da parte dell’Assessorato all’Urbanistica in risposta alla petizione popolare, hanno presentato un elaborato progettuale alternativo che ha ricevuto un apprezzamento generale da parte di Assessorato all’Urbanistica e dei Dirigenti comunali. 

Tuttavia, nel terreno è stata riscontrata una lieve presenza di contaminanti (non ritenuta preoccupante da ARPAE e superabile secondo i più aggiornati sistema di bonifica, come i fitorimedi). Ciò nonostante, ha indotto irremovibilmente l’Amministrazione comunale a ritenere come unica soluzione possibile quella di rimuovere tutta la terra e con essa gli alberi sani. 

«L’amministrazione si era impegnata a fare ogni sforzo per salvare almeno qualche albero e a far sì che lunedì scorso dovessero abbattersi solo quegli alberi non previsti nel progetto della cittadinanza. Ma, contrariamente agli accordi tra amministrazione e cittadini e al buon senso, Aldi Immobiliare ha tirato dritto e ha proceduto. Il nuovo (catastrofico) stato di fatto non solo crea un vuoto, mai più colmabile in termini di mitigazione del clima, contrasto all’assorbimento degli inquinanti atmosferici e isole di calore, ma impedisce di realizzare il progetto alternativo presentato dai cittadini (modellato sulla precedente situazione), mandando così in fumo il lavoro progettuale e i mesi di lavoro tra cittadini e amministrazione. I tanto decantati principi sulla cittadinanza attiva, amministrazione condivisa, nuova alleanza, co-programmazione, co-progettazione, pubblicità, trasparenza, fiducia reciproca, eccetera e eccetera (cfr. “Nuovo patto per l’amministrazione condivisa” dell’Amministrazione del Comune di Bologna), vengono distrutti, depauperati, avviliti quando, guarda caso, le richieste dei cittadini non collimano con i piani della stessa Amministrazione Comunale di Bologna», si legge in una nota del Comitato. 

Sono quindi state abbattute preventivamente piante mature sanissime, in cui risultano i tronchi perfettamente compatti e privi della benché minima cavitazione. Le piante abbattute verranno quasi certamente sostituite con il classico approccio osservato in altre analoghe situazioni, in cui alberi ben sviluppati sono stati sostituiti da miseri aberelli, impossibilitati a crescere in quanto spesso circondati da asfalto.  

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