A Lampedusa, lontano dagli occhi dei turisti, esiste un posto chiamato il cimitero delle barche. È una zona militare, che non si deve valicare. Lì vengono ammassate le barche dei migranti, identificate con un numero scritto con la vernice e abbandonate come fossero rifiuti indesiderati. È da ieri mattina che riguardo le foto che mia sorella mi ha mandato da quel luogo senza umanità. Guardo le barche abbandonate senza memoria e le scarpe, i vestiti, i giubbotti di salvataggio, guardo la vita che non c’è più. Se la disumanità diventa legge la disobbedienza diventa un imperativo necessario, così come affermare, sempre, da che parte stiamo.
Foto: Palma Panzarella
Condividi