Torna il Porretta Soul Festival “nel nome di Otis Redding”

Ritorna in grande stile e con grandissimi nome internazionali il Porretta Soul Festival nella città termale dell’Appennino bolognese dal 21 al 24 luglio.

Nel nome di Otis Redding. È dedicato a un’icona della musica Soul quest’anno la 34esima edizione del Porretta Soul Festival che si terrà nella città termale dell’Appennino bolognese dal 21 al 24 luglio con più di 200 artisti tra il Rufus Thomas Park e nelle piazze e luoghi limitrofi nel prolungamento del festival nel programma “The Valley of Soul”. Tra i nomi degli artisti che si esibiranno e che gli intenditori conosco sicuramente spiccano quelli di John Ellison, Ernie Johnson, Larry Springfield, J. P. Bimeni, Selassie Burke, Chick Rodgers, Fred Wesley, Martha High, Leon Beal & Luca Giordano Band, Mitch Woods e tanti altri. 

Oltre a questi grandi artisti ci sarà anche la House band da San Francisco, la Anthony Paule Soul Orchestra che quest’anno ha avuto ben cinque nominations ai Blues Awards. Tra gli undici elementi c’è la presenza di Larry Batiste, già direttore musicale dei Grammy Awards. Ma ci sarà anche Ural Thomas & The Pain, la band fondata nel 2016 da Ural Thomas, storico musicista della black music americana anni ’60 con alle spalle una lunga carriera solista e innumerevoli collaborazioni con le voci più forti del panorama musicale mondiale, tra cui Stevie Wonder, Otis Redding e James Brown. 

Tra le donne ci sarà Terrie Odabi che ha appena avuto la nomination come “Female Soul Blues Artist 2022” ai Blues Awards, Mitch Woods & His Rocket 88’s fuoriclasse del boogie. 

A grandissima richiesta, l’esplosivo Curtis Salgado, premiato anche lui ai recenti Blues Awards 2022 come “Best Blues Instrumentalist – Vocals” winner mentore di John Belushi e ispiratore dei Blues Brothers accompagnato dalla sua band con la presenza del partner/chitarrista Alan Hager e dal Burundi J.P. Bimeni & The Black Belts, l’artista che meglio di tutti interpreta lo spirito di Otis Redding. 

La prima serata sarà dedicata a James Brown, un tributo al godfather of soul, con il suo ex band leader Fred Wesley & The New JB’s e Martha High & The Italian Royal Family, la personale vocalist di James per ben 35 anni. La serata conclusiva avrà invece l’apertura Ural Thomas & The Pain 

La suggestiva atmosfera di Porretta Terme farà da cornice alla manifestazione insieme allo Street Food Village, cibi di strada con un inevitabile occhio di riguardo per i prodotti più tipici dell’Appennino bolognese in pieno centro storico. Il tutto nel contesto di concerti gratuiti di band di rhythm & blues a partire dalle 11 del mattino nel palco “Rufus Thomas Cafe Stage” nella centralissima Piazza della Libertà. 

Inoltre, il 25 e 26 Luglio, nei dintorni di Porretta, ci sarà “The Valley of Soul”, iniziativa che vedrà concerti collaterali con tanti protagonisti del festival. Porretta Terme vale una visita anche per la serie di 13 murales che raccontano la storia del festival e della soul music.  

Ma in realtà il festival comincia dal giorno prima. Il 20 luglio ci sarà un’anteprima del festival con una giornata di studio dedicata a “Alan Lomax nell’Appennino fra l’Emilia e la Toscana a vent’anni dalla morte” con la presenza eccezionale del produttore Scott Billington. Il grande etnomusicologo americano sostò nei luoghi del festival nell’inverno del 1954 raccogliendo e catalogando canzoni popolari pubblicate proprio dalla Rounder Records di Scott Billington. Al termine, concerto di Johnette & Scott con la musica di Alan Lomax. 

Una curiosità: la cittadina oltre al parco dedicato a Rufus Thomas, dal 1990 ha una via Otis Redding e un ponte dedicato a Solomon Burke. Selassie Burke, uno dei 21 figli di Solomon eseguirà alcuni brani del padre, a cappella, sul Solomon Burke Bridge. 

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