Si terrà all’aperto nel parco del Cavaticcio di Bologna, con un massimo di 113 persone sedute per ogni spettacolo – per mantenere la distanza interpersonale anti-covid, la diciottesima edizione di Gender Bender, il festival della cultura contemporanea legato alle nuove rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale. Dal 7 al 18 settembre, 12 giorni di danza, cinema, incontri e laboratori all’aperto: un festival, quest’anno chiamato “Aut-Out”, delle arti contemporanee prodotto dal comitato provinciale Arcigay di Bologna Cassero Lgbt con la direzione artistica di Daniele Del Pozzo e Mauro Meneghelli.
Il Festival
L’apertura del festival lunedì 7 settembre è affidata alla danza di Fabio Liberti e di Masako Matsushita che presentano rispettivamente Don’t, Kiss e Today, entrambi gli spettacoli alle 19,30 e in replica alle 21,30 al Parco del Cavaticcio. In Today la coreografa italo-giapponese di Masako Matsushita riflette sull’impatto che la sovrapproduzione di informazioni genera sui nostri corpi e sul rapporto quotidiano con la realtà. Ogni momento reagisce a una serie di input che derivano tanto dagli eventi del mondo esterno quanto dalle vicende personali della performer. A fare da incubatore a questo sovraffollamento c’è il rapporto tutto contemporaneo con la tecnologia: sulla scena un computer diventa specchio e memoria della propria persona, mentre i bastoni da selfie sono prolungamento del proprio corpo.
Mentre Fabio Liberti nel suo Don’t, Kiss, partendo dal bacio tra due uomini esplora le dinamiche di potere e dipendenza all’interno di una relazione. Due uomini si danno un bacio che li tiene uniti per tutta la durata dello spettacolo, mentre i loro corpi si avvicinano e si allontano in un perenne rapporto conflittuale. Una frase coreografica che si ripete con accezioni ogni volta differenti a costruire il percorso di una relazione che evolve dall’idillio alla dipendenza, fino alle fratture da ricomporre. Il bacio, inizialmente visto come atto romantico di avvicinamento all’altro, diventa una limitazione fisica e un ostacolo da superare, linea di confine tra desiderio e imposizione.
La programmazione artistica e l’organizzazione di questa edizione di Gender Bender fanno particolare attenzione alle norme di sicurezza sanitaria stabilite dal DPCM del 7 agosto 2020 e precedenti disposizioni, per tutelare insieme la salute e il benessere di tutte le persone. Negli spazi del festival è necessario rispettare il distanziamento fisico, avere con sé e indossare la mascherina in tutti gli spostamenti. Una volta preso posto si potrà togliere la mascherina. Saranno a disposizione del pubblico i disinfettanti per le mani.
Nel rispetto delle disposizioni di sicurezza sanitaria vigenti, ogni appuntamento avrà un numero limitato di posti ed è necessario l’acquisto in prevendita dei biglietti per gli spettacoli di danza e le proiezioni di film, così come la prenotazione dei posti per la partecipazione a presentazioni di libri e laboratori. Il festival rientra nell’ambito di Bologna Estate 2020, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Destinazione Turistica. Per info su programma e costi: 051 0957221 oppure www.genderbender.it.