Imbrattano il Portico di San Luca mentre tutti noi siamo chiusi in casa

«Belle come chiese e carcere che bruciano», recita la scritta sul muro. Ma la domanda nasce spontanea: se sono davvero così belle perché non si mostrano? Perché imbrattano i muri del Portico di San Luca di Bologna, candidato a patrimonio Unesco dell’umanità, e poi fuggono senza farsi vedere? La domanda è ovviamente retorica ma spiega molte cose. I vigliacchi si nascondono. Mussolini, ad esempio, si vestì da soldato tedesco per non essere riconosciuto. Ma andando oltre al paragone tra chi pensa di essere anarchico e i conigli (poveri animaletti), c’è dell’altro. Siamo tutti chiusi in casa non per rispettare i diktat di un dittatore, ma per consiglio di scienziati secondo cui restare a casa e mantenere una distanza sociale aiuta a mantenere il contagio del Coronavirus. E nonostante siamo tutti in questo “arresto domiciliare” per il nostro bene, questi “anarchici” (o “anarchiche”) sono in giro non per lavoro o per andare in farmacia ma per scrivere le loro “opinioni” su un muro del Portico di San Luca. È evidente che pensano di essere più furbi o furbe di altri o altre. Un po’ come quelli che in autostrada ci sorpassano sulla destra per evitare la coda. Ma sono davvero loro più furbi di noi?

E poi, «appelli e controlli per stare tutti a casa, cittadini zelanti che segnalano alle forze dell’ordine o su Facebook gente che, secondo loro, non rispetta le ordinanze, ma dove erano tutti mentre il portico di San Luca, candidato a diventare patrimonio Unesco, appena restaurato e manutenuto a spese di tanti cittadini, enti e della collettività veniva indegnamente imbrattato?», si chiede il presidente provinciale delle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani, Filippo Diaco in un suo post su Facebook.  

«Pensiamo adesso a quanti soldi dovremo spendere per ripulire. Ormai ci siamo abituati a quantificare ogni valore in mascherine, in respiratori, in posti letto in ospedale. Quanti sono? A quante vite corrispondono? Oggi per noi il denaro ha un altro peso, perché ha uno scopo importante. Queste persone vogliono fare i ribelli contro le istituzioni? Voglio proprio vederli quando avranno bisogno di un posto letto in ospedale, voglio vederli rifiutarlo per disprezzo delle istituzioni! Facciamolo pulire a loro e poi facciamogli fare un bel giretto tra le corsie dei reparti di rianimazione: magari gli passa la ribellione», incalza Diaco. 

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