Divieto di manifestare in centro a Bologna, ma Labàs manifesterà lo stesso proprio contro quel divieto

Il Comune di bologna ha emesso recentemente un’ordinanza con cui vieta qualsiasi manifestazione o evento nel centro storico per evitare il contagio del coronavirus. Il collettivo politico Labàs non ci sta e indice per domani una mobilitazione proprio contro questo divieto.

«Ci privano del diritto di manifestare, e noi manifestiamo comunque». Domani, sabato 14 novembre alle 16,00, in piazza del Nettuno nel centro di Bologna si terrà una mobilitazione indetta dal collettivo politico Labàs contro la recente ordinanza del sindaco di Bologna Virginio Merola, la quale vieta l’utilizzo di piazze e strade del centro storico per ogni tipo di manifestazione o evento per evitare assembramenti e la diffusione del coronavirus. In un comunicato scritto sulla pagina Facebook, il Labàs insinua che l’amministrazione comunale avrebbe colto la palla al balzo per limitare l’espressione politica dei cittadini.

Inoltre, secondo il collettivo di vicolo Bolognetti, abolire il diritto di manifestare – quantomeno nelle zone centrali della città – significherebbe tappare la bocca, con la scusa dei contagi, proprio a coloro che sono più danneggiati dalle conseguenze economiche, sociali ed educative della pandemia. In assenza di forme convincenti di tutela sociale, il sindaco avrebbe preferito, quindi, secondo il Labàs, azzittire le voci critiche e «tutelare le tasche dei ricchi, piuttosto che la salute comune».

Un divieto, quello di non poter manifestare o fare qualsiasi evento nel centro storico, che cozzerebbe con il cosiddetto “struscio” nelle vie centrali dello shopping. Lo shopping sì e la manifestazioni no? Sembra che l’ordinanza di Merola, si legge nel post del Labàs, arrivi a pochi giorni dal corteo di rider e collettivi antagonisti di sabato scorso, durante il quale si sono verificate tensioni fra quelli che scioperavano e la polizia. «Non pensavamo che una scritta ‘Dateci i soldi’ apparsa sulla vetrina di Gucci in Galleria Cavour sabato scorso potesse annebbiare così tanto la vista di qualche politico di questa città», è scritto nel comunicato.

Questa mattina, durante una interrogazione online del Comune di Bologna, l’assessore Alberto Aitini ha annunciato che, nel caso in cui la manifestazione di domani davvero si svolga, «la Questura ha già disposto le idonee misure di prevenzione e di contrasto alla possibile commissione di atti illeciti, così come per le recenti manifestazioni».

Condividi