I diritti delle persone fragili: che fare per un utilizzo corretto dei mezzi di tutela? Se ne parla a Bologna

Un convegno-dibattito a Bologna affronterà da un punto di vista scientifico e giuridico, oltre che umano e sociale, i problemi delle persone con limitazioni della capacità di intendere e volere e/o di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana e dei loro familiari.

Quali strumenti adottare per proteggere i diritti delle persone fragili e non autosufficienti, applicando correttamente i mezzi di tutela previsti dalla legge, e quali dovrebbero essere in concreto le caratteristiche dei tutori e amministratori di sostegno? Sono alcuni dei quesiti al centro del convegno “Formazione e partecipazione in sanità”, che si terrà a Bologna, venerdì 6 maggio dalle 14 alle 19 all’interno della Cappella Farnese di Palazzo D’Accursio, in Piazza Maggiore. L’evento, a carattere nazionale, è promosso dalla associazione di volontariato bolognese Diritti senza Barriere, in occasione del suo ventennale 2001-2021, in collaborazione con Medicina Democratica.

«Con questa iniziativa intendiamo accendere i riflettori su una realtà drammatica, ma troppo spesso ignorata. L’obiettivo è suscitare una riflessione pubblica che coinvolga cittadini e istituzioni sulla condizione delle persone fragili, con particolare riferimento a coloro che vivono una condizione patologica grave legata alla salute mentale e alla popolazione anziana», ha detto Bruna Bellotti, presidente dell’associazione Diritti senza Barriere. 

Il convegno, che si svolge con un anno di ritardo a causa della pandemia, si avvale del patrocinio del Comune di Bologna e dell’Ordine dei Medici della provincia di Bologna e vedrà la partecipazione di specialisti, medici, avvocati, giuristi e di rappresentanti di associazioni di volontariato provenienti da varie parti d’Italia. Inoltre, il dibattito intende affrontare da un punto di vista scientifico e giuridico, oltre che umano e sociale, i problemi delle persone con limitazioni della capacità di intendere e volere e/o di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana e dei loro familiari, spesso “estromessi” dalle decisioni di chi dovrebbe tutelare i loro congiunti. Un vero e proprio grido di dolore e di allarme su un mondo di sofferenze “invisibili” e per certi versi scomode, che non cattura le prime pagine, se non quando si tratta di personalità “famose”. 

I relatori 

I lavori saranno aperti da Bruna Bellotti, presidente dell’associazione Diritti senza Barriere e di Antonio Muscolino di Medicina Democratica, seguiranno i saluti di Luigi Bagnoli Presidente dell’Ordine Provinciale dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri di Bologna e le relazioni di Salvatore Lumia, Dirigente Medico – Chirurgia Generale e Chirurgia Toracica – Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna,  Ester Pasetti, medica psichiatra – Responsabile SPDC di Piacenza,  Francesca Firrao Giudice Tutelare IX sez. civile Tribunale di Torino. 

Ci saranno anche Chiara Colombini avvocata del Foro di Modena, Francesco Trebeschi, avvocato del Foro di Brescia, José Mannu Medico psichiatra, già dipendente ASL Roma 2 e Paolo Fierro  Medico Ospedaliero, già dipendente ASL Napoli 1.  

Seguiranno quindi gli interventi da remoto delle associazioni: U.N.A.SA.M; Diritti alla Follia; Lorenzo Galloni, avvocato Giuristi Democratici; AITSaM distretto Asolo (TV); Tutori Volontari (TO); La cordata – Tutori Volontari – Brà (CN); DIAPSI (TO); ADINA (FI), Sanità oggi Ferrara; L’avvocato Gioacchino Di Palma rappresentate dell’associazione Telefono Viola interverrà in presenza. 

Ha assicurato la partecipazione Roberta Toschi | Presidente della Commissione Consiliare Salute, Welfare, Politiche per le famiglie, la comunità e delle fragilità del Comune di Bologna. 

È possibile seguire il convegno in streaming sul sito www.medicinademocratica.org o sulla pagina Facebook di Medicina Democratica | facebook.com/MedicinaDemocratica 

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