Night club sequestrato in via Boldrini, accusato di sfruttamento della prostituzione

Lo stesso night lo scorso giugno fu chiuso per 15 giorni perché dai controlli emerse che una minore era coinvolta nell’attività lavorativa all’interno del circolo.

Non solo spogliarelli. Secondo le accuse, le ballerine si intrattenevano a pagamento in intimità con i clienti e il guadagno lo dividevano con la proprietaria, una donna ungherese, del night club. Si parla di un locale notturno di spogliarelli e lapdance di via Boldrini, non lontano dalla stazione di Bologna sequestrato preventivamente dalla polizia in seguito a un’indagine coordinata dal sostituto procuratore Stefano Dambruoso. 

Secondo gli accertamenti della polizia nel locale notturno si svolgeva un’attività di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e alla titolare è stata notificata la misura cautelare del divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna.  Oltre ai contatti intimi nei privé, secondo la polizia, il locale notturno era anche il luogo dove alcuni clienti avevano la possibilità di accordarsi con le ragazze per successivi incontri esterni, a seguito dei quali la titolare avrebbe richiesto la percentuale.

Lo stesso night lo scorso giugno fu chiuso per 15 giorni perché dai controlli emerse che una minore era coinvolta nell’attività lavorativa all’interno del circolo e che altri otto dipendenti non avevano un regolare contratto lavorativo.    

Condividi