Il sindaco di Casalecchio cancella le scritte fasciste dai muri, il plauso dell’assessore Lepore

Cancellate le scritte fasciste comparse ieri a Casalecchio di Reno. A cancellarle personalmente dai muri della Casa della Conoscenza Biblioteca “C.Pavese”, è stato Massimo Bosso, il sindaco in persona del Comune alle porte di Bologna. «La nostra città è orgogliosamente antifascista. Non ci fate paura», ha dichiarato il sindaco di Casalecchio di Reno. 

«Bravo Massimo Bosso», ha scritto su Facebook l’assessore alla Cultura di Bologna, Matteo Lepore. «Essere fascisti è una cosa per la quale bisogna tornare a provare vergogna! In troppi a livello politico e mediatico stanno sottovalutando questi fatti. Tra i giovani delle scuole la moda del saluto Romano e della simbologia nera stanno crescendo in modo preoccupante. Si è perso il senso di quello che è stato e questo sdoganamento porta solo benzina ai venditori di odio di oggi», ha continuato Lepore. 

Il Comune di Casalecchio nel 2003 ha ricevuto una medaglia d’oro al merito civile perché durante la seconda guerra mondiale fu vittima di 41 bombardamenti «che procurarono centinaia di vittime civili e la quasi totale distruzione dell’abitato». In quegli anni i cittadini di Casalecchio si dimostravano solidali «prodigandosi in soccorso dei numerosi feriti e sfollati e nel ripristino delle minime condizioni di vita della città». 

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