I portici “Treno della Barca” si rifanno il look

Nuova vita al Treno della Barca. Con la fine del 2022 lo storico portico e 12 dei suoi locali che ospita verranno rimessi a lucido con circa 600 mila euro derivanti da un premio di 2 milioni e mezzo di euro vinto dal Comune di Bologna all’interno del finanziamento PON Metro. È un intervento di ristrutturazione che si iscrive nel programma per la candidatura dei portici a Patrimonio dell’Umanità Unesco.  Il Treno è un edificio porticato lungo 600 metri realizzato alla fine degli anni Cinquanta dall’architetto Giuseppe Vaccaro, nell’ex-quartiere Barca di Bologna. Negli anni la zona si è caratterizzata per la presenza di varie criticità, tra cui quelle riguardanti la gestione dei rifiuti, il degrado degli ambienti pubblici, l’impoverimento del numero dei negozi e la rovina del pavimento esterno causata dai furgoni parcheggiati sotto il portico. Ma grazie a un accordo con Acer (Azienda Casa Emilia Romagna), proprietaria degli spazi, il Comune farà partire la riqualificazione e successivamente l’assegnazione degli immobili per finalità sociali e culturali.

Verrà sistemata anche tutta la pavimentazione del portico. Per il progetto l’amministrazione stanzierà 583mila euro, soldi che provengono dalla quota aggiuntiva di 2 milioni e mezzo ricevuta dal Comune per l’efficienza e la capacità di spesa sui fondi europei. «Bologna è una delle poche città che ha saputo investire bene questi soldi», ha affermato l’assessore alla Cultura Matteo LeporeL’area del Treno della Barca è uno dei tratti scelti per rappresentare i portici di Bologna nel percorso di candidatura a Patrimonio dell’Umanità Unesco. «I portici non sono un oggetto di musealizzazione, ma la spina dorsale viva della città. Sono lo spazio delle persone che la abitano e il piano per la candidatura tiene conto di questo aspetto» ha dichiarato, invece, l’assessora all’urbanistica Valentina Orioli. 

I 12 spazi al centro dell’accordo sono gli immobili pubblici vuoti dell’edificio. Acer concederà queste unità al Comune in comodato per sette anni: un periodo che permette l’esecuzione dei lavori necessari alla loro riqualificazione. Il fine è valorizzare l’area attraverso l’insediamento di attività di socializzazione, cultura e lavoro:«Il nostro obiettivo è portare i cittadini del quartiere a riappropriarsi del proprio spazio civico», ha detto Orioli.
Il progetto è frutto del percorso di condivisione e partecipazione sviluppato insieme ai residenti della zona. Già la scorsa estate, l’area è stata il luogo di inaugurazione di Bologna Estate e protagonista di eventi come il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio e il Finger Food Festival. 

Il primo spazio che aprirà sotto al Treno sarà un centro di aggregazione per gli adolescenti del quartiere. Ci sarà anche un luogo di lettura e un punto informativo dedicato alla candidatura dei portici. Un altro immobile sarà assegnato a una comunità a sostegno delle persone autistiche. In cantiere ci sono anche iniziative solidali in collaborazione con la parrocchia e la comunità islamica. Particolare attenzione verrà data ai progetti di sostegno alla genitorialità, le donne, l’arte e l’artigianato. Per gli spazi rimanenti verranno cercati interlocutori attraverso dei bandi oppure delle acquisizioni dirette. Il presidente di Acer, Alessandro Alberani, ha affermato: «Questo accordo potrebbe diventare una buona pratica. Da qui possiamo allargarci ad altre parti della città».

Il Villaggio della Barca è una delle zone del Quartiere Borgo Panigale-Reno individuate dall’edizione 2019 del Bilancio Partecipativo del Comune per le quali le cittadine e i cittadini possono presentare progetti di riqualificazione. Chiunque può avanzare la propria proposta scrivendo a Fondazione Innovazione Urbana tramite la mail: info@fondazioneinnovazioneurbana.it.

con la collaborazione di Rachele Baccichet

 

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