Sanremo giovani, «Monopolio delle major»: la denuncia del Coordinamento Stage & Indies

Il coordinamento Stage & Indies denuncia un monopolio delle etichette “major” e propone una “Piazza degli Indipendenti” durante la settimana del Festival di Sanremo.

«Sanremo Giovani purtroppo prosegue ad essere il presidio delle tre multinazionali della discografia invece di essere un “mare aperto” per le proposte delle nuove generazioni che arrivano dal basso. Su 12 finalisti ben 9 sono nelle mani dirette delle multinazionali, un numero come sempre spropositato. Addirittura, torna ad essere, nuovamente, l’opportunità di rilancio di chi ha già avuto attraverso gli obsoleti “talent tv” una grande visibilità mediatica invece di andare a scovare in giro per l’Italia giovani proposte realmente innovative e fuori da ogni circuito». È la denuncia del Coordinamento Stage & Indies, una rappresentanza di circa 10 mila piccole imprese del settore musicale indipendente che, proprio perché Sanremo giovani sembra essere di monopolio delle più grandi etichette multinazionali , ha chiesto di creare, in accordo con la Rai, il Festival di Sanremo e il Comune di Sanremo, una “Piazza degli Indipendenti” durante la settimana della kermesse. In questa piazza si potrebbe dare a molti talenti che non rientrano nel giro delle major la possibilità di essere, in qualche modo, presenti a Sanremo. 

L’auspicio del Coordinamento è che attraverso ospiti, big, collegamenti e tanto altro si possa ritornare a una maggiore quota di artisti e band di aziende nazionali indipendenti del nostro paese, come accaduto nella prima edizione gestita da Amadeus, anche segnalando con scritte in sovraimpressione la presenza di tutta la filiera creativa e produttiva italiana prima della presentazione del brano segnalando le piccole realtà musicali editoriali e produttive che vi hanno lavorato. 

Inoltre, il coordinamento, deluso dalle scelte musicali di Sanremo giovani, auspica che almeno venga data attenzione agli Alluvionati della Romagna e alle sue realtà culturali e musicali omaggiando in diversi modi i 70 anni di Romagna Mia del grande Maestro Secondo Casadei, un brano che ha tenuto unita tutta la Romagna durante il post-alluvione. 

«Ci auguriamo anche che durante il Festival di Sanremo vi sia una forte attenzione di fronte al gender gap così da colmare quel gap che vede , tra i tanti dati, solo 1 artista donna tra i primi 20 posti in classifica, che vede nelle classifiche dei primi 100 di Spotify una percentuale di musiciste pari solo al 15%, con solo l’8% di donne in ruoli da interpreti primarie, che vede secondo Billboard nei primi 100 brani in classifica una percentuale pari solo al 2, 6% di produttrici e che scandalosamente non ha visto anno scorso nessuna donna nei primi cinque posti del Festival di Sanremo. Numeri che devono vedere una inversione di rotta nel prossimo Festival di Sanremo», scrive il coordinamento Stage & Indies. 

foto: pubblica dal profilo di Chiara Soccini, finalista a Sanremo giovani. Un suo singolo del 2021, “Bilico”, è stato prodotto da Columbia Records Italy/Sony Music Italy.

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