Occupazione femminile, ecco i tre progetti vincitori di Insieme per il Lavoro

Consorzio Tecla, Ifoa e Fav riceveranno 40mila euro ciascuno per sperimentare progetti con l’obiettivo di inserire 80 donne all’interno del mondo del lavoro.

Si è chiusa la chiamata lanciata da “Insieme per il Lavoro”, un progetto finanziato dal Comune di Bologna per l’inserimento nel mondo del lavoro di donne disoccupate o a rischio conclamato di esclusione. Al progetto hanno partecipato dieci enti e associazioni a dimostrazione di quanto il tema sia di estrema attualità. Insieme per il lavoro ha valutato di collaborare con 40.000 euro a ogni soggetto, finanziando i seguenti progetti per una sperimentazione:  

Consorzio Tecla: Ricerca, selezione, collocamento e formazione di assistenti domiciliari, assistenti familiari, baby sitter e badanti destinati a prestare servizi finalizzati a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà di persone anziane, persone che si trovino in condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare e a favore dell’infanzia. (60 donne coinvolte).  

IFOA: Promuovere e facilitare l’inserimento lavorativo e l’attivazione della persona, mettendo a disposizione strumenti dedicati di politiche attive, secondo l’idea che lavorare sull’occupabilità delle persone favorisca di per sé l’inclusione sociale, rafforzando identità, autostima e senso di appartenenza ad una comunità. (12 donne coinvolte).  

FAV: Il progetto proposto vuole rispondere ai bisogni formativi e professionali espressi dalle imprese della meccanica del territorio bolognese per attivare e sostenere processi di innovazione dei fattori produttivi e dei modelli organizzativi creando valore aggiunto a prodotto e processo. L’attività proposta vuole altresì contribuire ad aumentare l’occupazione femminile in contesti tecnici industriali, proponendo un percorso formativo pensato e testato anche su popolazione femminile che non abbia competenze pregresse in ambito meccanico, né di formazione né di esperienza lavorativa, ma almeno una attitudine al pensiero logico matematico. (8 donne coinvolte). 

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