«Ci risiamo: lo strabismo e la smemoratezza di questo governo è assurdo se non inquietante. Il ministero dei Trasporti sblocca le infrastrutture in Emilia Romagna. Tutte, con un’eccezione: la E45. Perché? Dimenticanza, incapacità o trascuratezza? Non è dato saperlo. L’unica certezza e che i roboanti tour ministeriali non hanno portato alla riapertura completa dell’arteria stradale. La E45 viaggia ancora a scartamento ridotto». È lo sfogo di oggi del segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna, Giuliano Zignani e del segretario provinciale Uil Cesena, Marcello Borghetti sul blocco dei lavori nel tratto della E45 nella Valle del Savio in provincia di Cesena rimasto ancora chiuso. Il blocco della E45 sta creando disagi ai residenti di quella zona che si cominciano a chiedere se devono addirittura trasferirsi in altre zone. Gli abitanti faticano ad andare nei posti di lavoro e gli studenti non riescono a raggiungere le scuole.
«Altro ministero, casualmente sempre Cinque Stelle, altra smemoratezza. Il ministero dello Sviluppo Economico (Mise – guidato da Luigi Di Maio) promise (anche qui) roboanti aiuti alle imprese e ai lavoratori che operano nel tratto della E45 rimasto chiuso. E invece nell’ultimo decretone, non c’è neppure uno degli 8 milioni di euro necessari per aiutare le aziende e per erogare la cassa integrazione guadagni – Cig – (chiesta a gran voce e con urgenza dalla Uil Emilia Romagna) per i lavoratori», hanno scritto le due organizzazioni sindacali in un comunicato.
Profluvi di promesse, insomma. Promesse non mantenute. «Il Mise sta provocando danni strutturali alle imprese che, invece, per sua missione, dovrebbe sostenere e incentivare», hanno concluso Zignani e Borghetti.