Ausl di Bologna contro il Tg2, «informazione fuorviante sulla gestione sanitaria nel Distretto dell’Appenino» 

Ieri un servizio del Tg2 ha descritto Gaggio Montano usando testuali parole: «Qui la fame è arrivata prima del virus». Una frase che ha creato reazioni e polemiche, anche da parte delle Ausl di Bologna.

«Parziale e fuorviante, è la rappresentazione della gestione sanitaria della pandemia nel Distretto dell’Appenino dell’Azienda Usl di Bologna, così come descritta ieri nel servizio del TG2». L’Azienda Usl di Bologna attacca un servizio della Rai in relazione ad alcune notizie diffuse ieri, 25 novembre, dal Tg2, diretto dal giornalista palesemente pro Salvini Gennaro Sangiuliano, riguardanti la gestione sanitaria della pandemia da Covid in Appennino. 

Gli ospedali del Distretto, Vergato e Porretta, e il Privato Accreditato presente nel territorio, partecipano al pari di tutti gli ospedali dell’area metropolitana, alla gestione clinica della pandemia. «Grazie ai 66 i posti letto dedicati alle degenze da COVID-19, 36 dei quali presso l’Ospedale di Vergato e 30 presso la Casa di Cura Villa Nobili, è stato possibile garantire la regolare attività di ricovero presso l’Ospedale di Porretta Terme, i cui 70 letti sono tutti disponibili per le specialità di Ortopedia, Chirurgia, Medicina Interna e Lungodegenza. Così come sono garantite anche tutte le attività specialistiche ambulatoriali offerte in tutte le sedi distrettuali del territorio», precisa l’Ausl. 

Non solo ospedale, tuttavia. «La lotta al COVID in Appennino si combatte ogni giorno sul versante territoriale, nella cura e assistenza dei pazienti in isolamento domiciliare, nelle CRA, nelle case di riposo, nelle scuole, grazie all’attività delle equipe USCA di Casalecchio, delle task force distrettuali socio sanitarie, degli operatori della Sanità Pubblica, dei Medici di medicina generale e dei Pediatri di libera scelta. Una complessa rete di servizi e di professionisti, al cui costante miglioramento l’Azienda sta lavorando anche in queste ore, in sintonia con le Amministrazioni Comunali del territorio», conclude l’Ausl di Bologna. 

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