“Non è facile”, a Lavino di Mezzo il teatro contemporaneo si fonde con il cantautorato

Domani sera 17 dicembre al teatro Ridotto di Lavino di Mezzo andrà in scena uno spettacolo che unisce la drammaturgia contemporanea al cantautorato e al video mapping utilizzato come vide clip teatrale. 

“Non è facile”. Si chiama così lo spettacolo teatrale ideato dall’attrice e drammaturga Rita Felicetti che andrà in scena domani sera alle 21,00 come spettacolo fuori programma al teatro Ridotto di Lavino di Mezzo, nel Bolognese. Lo spettacolo è nato durante la scuola di drammaturgia di Riccione Teatro curato da Lucia Calamaro. Da questa scuola, cinque allievi professionisti si sono riuniti per presentare un nuovo studio di questo spettacolo che unisce il teatro alla musica. Rita Felicetti, Francesco Spaziani, Sharon Amato, Valeria Carrieri e Luca Tazzari durante il corso hanno trovato affinità artistica e hanno continuato a lavorare a distanza. Domani sera presenteranno al pubblico una nuova versione che unisce la drammaturgia contemporanea al cantautorato e al video mapping utilizzato come vide clip teatrale.  

I cinque drammaturghi hanno formato un collettivo artistico dal nome Milly Cavilli e a breve uscirà anche un primo singolo musicale dal titolo ” Faremo la noia”, scritto da Rita Felicetti, alla chitarra Francesco Spaziani, voce Sharon Amato e cori Valeria Carrieri prodotto da Elastico Records di Bologna e con arrangiamento musicale di Marzia Stano. Il video uscirà su TikTok a fine dicembre e avrà la partecipazione degli allievi di teatro di Ultimi Fuochi di Spongano (Lecce) con la supervisione di Luca Acito dello Studio Antani. «Tutti ci chiedono chi è Milly Cavilli, è una marea di gente che dobbiamo ringraziare per l’aiuto e le collaborazioni. Di cosa parla questo spettacolo? Dell’horror vacui e della voglia di cantare come unica terapia possibile di fronte al l’illusione della vita e alla paura del vuoto», spiega Rita Felicetti. 

Lo spettacolo “Non è facile è co-prodotto da Ultimi Fuochi Teatro è stato possibile realizzarlo grazie alla Residenza offerta nello spazio Vulkano da Ravenna Teatro – Teatro delle Albe.  

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