Truffava studenti e lavoratori facendo pagare una caparra di una casa non in affitto, beccato dalla polizia postale

Molti studenti e studentesse, oltre a lavoratori, gli hanno versato caparre mediante bonifici bancari per un importo totale di alcune decine di migliaia di euro. Il truffatore proponeva casa sua in affitto ma non era vero.

Chiedeva una caparra e il perfezionamento di un falso contratto di affitto proponendo la stessa casa, dove era domiciliato, a decine di persone, tra studenti e lavoratori  (in cerca di un alloggio a Bologna) le quali, anche attirate dalla posizione centralissima dell’immobile, hanno versato caparre mediante bonifici bancari per un importo totale di alcune decine di migliaia di euro. Il truffatore, un giovane 27enne, aveva anche aperto un conto corrente presso una Banca tedesca, immediatamente congelato dagli uomini della Polizia Postale, in cui era ancora giacente una parte delle somme versate. 

Le indagini, condotte dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale dell’Emilia Romagna e coordinate dal Servizio Polizia Postale di Roma, hanno avuto origine dalla denuncia di due cittadini stranieri che, in cerca di un’abitazione nel capoluogo felsineo, hanno risposto a un annuncio online. 

La Polizia Postale, nel caso si ricerchi un immobile in locazione, soprattutto durante periodi di festività o vacanza, raccomanda di verificare di persona la veridicità degli annunci online oppure di affidarsi ad agenzie immobiliari autorizzate e di non effettuare mai pagamenti anticipati senza le dovute garanzie. 

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