«Si rende assolutamente necessario, a livello nazionale, una normativa che fissi livelli standard e linee guide per garantire i requisiti minimi necessari per avviare e condurre tali strutture, visto che al momento ogni persona che dispone di alloggi vuoti può agevolmente avviare un’impresa, per gestire una casa famiglia. La conseguenza di tale assenza di regole è sotto gli occhi di tutti, stanno aumentando sempre più i casi di inaudite violenze verso gli ospiti di tali strutture». Sono le parole di Sergio Palmieri, segretario generale della Federazione nazionale pensionati (Fnp) Cisl Area metropolitana bolognese e Alberto Schincaglia segretario generale aggiunto Cisl Area metropolitana bolognese sull’ultimo fatto di cronaca che ha portato alla luce un altro caso di violenza sugli anziani ospiti di una casa famiglia a San Benedetto Val di Sambro (Bologna).
I sindacalisti stanno monitorando costantemente questo preoccupante fenomeno. La Fnp ha presentato, infatti, una denuncia-esposto nell’analoga vicenda della casa famiglia Il Fiore di San Lazzaro a cui seguirà la costituzione come parte civile nel procedimento penale. «A livello metropolitano, sindacati e CTSSM (Conferenza territoriale socio-sanitaria) stanno redigendo una bozza di regolamento, volta a regolamentare, quantomeno nel nostro territorio, gli standard necessari per aprire e per condurre le case famiglia», hanno concluso i sindacalisti.