Candidatura Portici Unesco, ok al Piano di gestione   

Il Piano di Gestione per i portici di Bologna candidati Unesco a patrimonio mondiale dell’umanità ha da oggi il via libera. Ora la delibera che lo ha approvato sarà sottoposta alla discussione al voto del Consiglio Comunale e a gennaio il Piano sarà presentato alla Commissione nazionale italiana per l’Unesco e al Centro per il patrimonio mondiale di Parigi. Dopo questo iter, la candidatura dei portici di Bologna sarà confermata per la lista italiana dei beni patrimonio dell’umanità. 

Poche settimane fa è stato firmato il Protocollo d’intesa della Cabina di regia formata da soggetti pubblici e privati che rappresentano nel loro insieme tutta la società bolognese e che si sono impegnati a collaborare per un programma comune di lavoro. La Cabina di regia ha indicato il Comune di Bologna come soggetto referente per l’Unesco per l’attuazione, l’implementazione e il monitoraggio delle azioni previste nel piano di gestione. Quest’ultimo analizza lo stato di fatto dei portici, le dinamiche in atto dei beni candidati e del contesto in cui si trovano, individua tutti i soggetti portatori di interesse, definisce obiettivi e strategie e propone interventi, valutando i possibili impatti sulla base di un set di indicatori per effettuare un costante monitoraggio. 

Cosa contiene il piano di gestione 

Nel Piano di Gestione sono stimate le risorse disponibili, sia quelle umane e intellettuali sia quelle finanziarie e strumentali, un cronoprogramma, un piano di comunicazione e branding. Sono identificati i target e i soggetti coinvolti e da coinvolgere e sono elencati i progetti previsti e da attuarsi sia nel breve che nel medio-lungo periodo, presentati sia da Istituzioni che da privati, associazioni, gruppi di cittadini.

«Sono stati raccolti i progetti proposti non solo dall’amministrazione comunale ma, anche, da altri componenti della cabina di regia, dalle associazioni, dalle scuole e anche da semplici cittadini. In questo modo risulterà evidente come sia tutta la comunità bolognese a prendersi cura dei portici e di come sia una volontà generale rispettarli e tutelarli», ha fatto sapere il Comune di Bologna.

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