«Accolgo la notizia di questo nuovo rinvio con una delusione che so condivisa da tutta l’Università di Bologna. Eravamo consapevoli che questo fosse l’esito più probabile», ha detto il Rettore dell’Unibo Giovanni Molari.
Il processo a carico di Patrick Zaki – una vicenda giudiziaria che si trascina ormai da oltre due anni – è stato nuovamente rinviato dal tribunale egiziano di Mansura. Lo studente dell’Università di Bologna è stato scarcerato lo scorso 8 dicembre dopo 22 mesi di detenzione, ma la sua non è ancora una piena libertà. La prossima udienza si svolgerà il 21 giugno. Zaki è accusato di aver scritto un articolo con notizie false sulla minoranza copta in Egitto, di cui fa parte. Le altre accuse che lo riguardavano, quella di attività sovversive e terroristiche, ad esempio, erano dapprima cadute per mancanza di prove, poi, lo scorso 24 settembre erano ricomparse. «Accolgo la notizia di questo nuovo rinvio con una delusione che so condivisa da tutta l’Università di Bologna. Eravamo consapevoli che questo fosse l’esito più probabile. E tuttavia non abbiamo mai smesso di sperare in notizie migliori, perché non vediamo l’ora di riabbracciare il nostro studente», ha dichiarato il Rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari.
Fortunatamente, grazie alla didattica a distanza, Patrick Zaki ha potuto riprendere gli studi, e poco più di un mese fa la comunità dell’Alma Mater ha accolto con gioia e commozione il suo intervento, in collegamento dal Cairo, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico.
«Dopo questo ennesimo rinvio, l’Università di Bologna continuerà, come ha sempre fatto, a vigilare costantemente sull’evoluzione della vicenda, e a sostenere il percorso di studi di Patrick, come è avvenuto anche di recente, d’intesa con tutte le università europee del consorzio GEMMA, per il rinnovo della sua iscrizione al master», si legge in una nota dell’Università di Bologna.