Il rumore degli aerei su Bologna si può limitare, lo studio presentato dal Pd

«Diminuire i sorvoli si può, lo dicono i dati». Sono le parole del consigliere regionale del Partito democratico, Giuseppe Paruolo, il quale ha presentato una nuova relazione riguardo il rumore causato dagli aerei che passano sopra Bologna. Secondo Paruolo ci sarebbe un’ennesima dimostrazione che molti sorvoli degli aerei che partono e arrivano all’aeroporto Marconi di Bologna sono evitabili.  

Secondo lo studio condotto da Enav nel 2023, Società italiana per l’assistenza e il controllo del traffico aereo, sull’attività dell’aeroporto, da mezzanotte alle 11 del capodanno 2023 tutti gli aerei sono stati fatti atterrare e decollare con un metodo di utilizzo della pista che evita il passaggio sopra i quartieri più abitati della città. A questo punto viene spontaneo chiedersi perché in questo spazio di tempo si sia potuto evitare di passare sopra le zone abitate e non lo si possa fare sempre. A riguardo Enav aveva specificato che fosse praticabile soltanto al di sotto dei 14 voli all’ora. Eppure quella che doveva essere un’eccezione è diventata la prassi dopo l’ordinanza anti-sorvoli notturni valida dalle 23 alle 6 del mattino.

«Non vogliamo limitare la capacità operativa ed economica dell’aeroporto, quello che vogliamo dimostrare è che si potrebbero gestire meglio i voli per limitare il disagio». Così continua Paruolo che attraverso uno studio dell’Azienda USL di Bologna mostra una serie di disturbi e patologie che si sono verificate nella popolazione che vive intorno al Marconi, riferendo anche che sia l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) sia l’amministratore delegato dell’aeroporto Marconi, Nazareno Ventola, abbiano fatto muro mettendo in dubbio le sue competenze nel rielaborare i dati. 

Paruolo è solo uno dei tanti ad essersi mosso contro l’inquinamento acustico. Andando indietro nei mesi e negli anni si sono verificate altre segnalazioni, ma soprattutto la nascita di molte petizioni rivolte al Comune. Tra queste, quella presentata da Luciana Ribani, presidente dei comitati promotori, fu quella che ebbe più successo: richiedeva una revisione generale della legislazione antirumore esistente, risalente al 1997, specie in aree urbane. Questa petizione venne accolta e portò alla creazione di fasce orarie all’interno delle quali il traffico aereo viene diminuito o addirittura fermato. 

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