Sicurezza, in Emilia-Romagna diminuiscono i reati ma i fondi aumentano

Il calo generale dei reati che si è riscontrato negli ultimi anni non basta: la Regione Emilia Romagna stanzierà, per il 2019, altri due milioni di euro per la prevenzione della criminalità, che saranno destinati soprattutto alle periferie. Quattro milioni e 300mila euro i fondi in totale per quest’anno che contribuiranno a sostenere i nuovi progetti e quelli già in corso, fra cui videosorveglianza, illuminazione, riqualificazione urbana e gruppi di vicinato. «Quest’anno raddoppiamo i fondi del 2018 mettendo altri 2 milioni di euro per progetti che nascono dalle comunità locali», così ha commentato il sottosegretario della giunta regionale Giammaria Manghi. 

Tra il 2017 e il 2018, con uno stanziamento complessivo di 2,3 milioni di euro, sono stati finanziati dalla regione 45 progetti in materia di sicurezza, coinvolgendo 34 amministrazioni comunali, 10 Unioni territoriali e anche l’Università di Bologna. Gli investimenti tra il 2014 e il 2018 sono stati destinati alla riqualificazione urbana di edifici e spazi ad alto rischio di criminalità o di degrado, all’installazione di sistemi di videosorveglianza e al sostegno delle forze dell’ordine. 

Inoltre, sono state promosse diverse reti di collaborazione per il controllo del vicinato fra la polizia locale e i cittadini che, attraverso apposite piattaforme, hanno avuto la possibilità di segnalare alle forze dell’ordine situazioni di rischio e anomalie. Il Comune di Bologna, dal 2014 a oggi ha attivato sei progetti di videosorveglianza e nove piani per il controllo del vicinato. «In tutte le direzioni. Scegliere la strada tra le vie di periferia» è stato il progetto del Comune di Bologna, che lo scorso anno ha avuto un contributo regionale di 100.100 euro con l’obiettivo di riqualificare il quartiere San Donato-San Vitale. 

Secondo i dati diffusi dalla Regione Emilia Romagna, dal 2013 a oggi vi è stato un calo del 14,8 per cento dei crimini in generale, soprattutto dei furti e dei reati violenti. Aumentano invece del 6,3 per cento gli scippi, dell’11,6 per cento i borseggi e del 2,1 per cento le lesioni dolose. Soddisfazione per il sottosegretario Manghi che ha commentato: «Il calo generale della delittuosità che si registra costantemente negli ultimi anni ci conforta, ma certo non intendiamo abbassare la guardia».

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