È entrato in una classe della scuola superiore Paolini di Imola in via Guicciardini e, dopo aver tentato di staccare il crocifisso, ha urlato: “Sono Gesù Cristo!”, sostenendo che doveva fare delle comunicazioni importanti. Nonostante lo spavento, gli studenti hanno gestito la situazione in maniera impeccabile, restando seduti ai banchi ad osservare in silenzio il giovane che avevano di fronte. È successo ieri mattina quando un ragazzo 20enne, con problemi di salute mentale, è stato fermato dai carabinieri dopo una telefonata ricevuta da un’impiegata scolastica che ha aiuto per la presenza di un ragazzo aggressivo che era entrato nella scuola.
Il giovane aveva interrotto la lezione ed era fuggito tirando due calci a un portone, ma senza danneggiarlo. Rintracciato nelle vicinanze dai Carabinieri, mentre si trovava in compagnia della madre che lo stava cercando mentre i militari hanno chiamato un’ambulanza che lo ha trasportato al Pronto Soccorso.
Preso atto della situazione, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Imola e la Dirigente Scolastica, hanno incontrato subito gli studenti per rassicurarli e complimentarsi della maturità dimostrata in un momento di crisi.
La denuncia sporta nei confronti del 20enne
Nella stessa giornata un delegato dell’Istituto Istruzione Superiore Paolini si è presentato nella caserma di via Cosimo Morelli per denunciare formalmente quanto accaduto alla Procura di Bologna: Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità e vilipendio della Religione dello Stato. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei Carabinieri della Stazione di Imola in merito a delle percosse che il giovane avrebbe commesso nei confronti dell’insegnante che in quel momento stava rivestendo il ruolo di pubblico ufficiale.