«Just Eat è fuori da Assodelivery», lo annuncia Riders Union Bologna che si prepara all’incontro col ministero del Lavoro

Lo ha annunciato stamattina Riders Union Bologna, che in queste ore rappresenterà i rider al tavolo di confronto voluto dal ministero del Lavoro.

«Just Eat esce da Assodelivery, la lotta paga!». È così che Riders Union Bologna stamattina ha annunciato l’uscita del colosso danese dalla piattaforma di food delivery di cui fanno ancora parte Deliveroo, Glovo e Uber Eats. La notizia è stata comunicata ieri dall’Amministratore Delegato di Just Eat, Daniele Contini, che ha inoltre anticipato nuove linee guida per l’assunzione dei rider a partire dal 2021: un contratto per lavoratori dipendenti, su base oraria – quindi basta lavoro a cottimo – a tempo pieno o part time. Si tratta del modello Scoober basato su due pilastri: la possibilità per i rider di essere assunti e una retribuzione fissa. Il modello è già utilizzato in molti altri paesi del nord d’Europa, in particolare anche da Takeaway, un altro colosso del cibo a domicilio con cui Just Eat ha concluso un’importante fusione pochi mesi fa.

Gli intensi scioperi dell’ultimo mese hanno dunque portato ad un primo e significativo risultato per i rider di tutta Italia, che oggi saranno rappresentati anche da Riders Union Bologna al tavolo di confronto convocato dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. All’incontro, che si svolgerà in videoconferenza, ci saranno anche gli altri sindacati – tra cui Ugl, secondo i rider «sindacato di comodo, nato dentro gli uffici di Glovo» – Assodelivery e Just Eat, che a questo punto si muoverà in una direzione diversa. Almeno fino alla fine del 2020 però, anche nel caso della multinazionale danese, rimane in piedi quel «contratto truffa», bocciato anche dal ministero, per cui il tavolo di oggi pomeriggio è stato convocato, «al fine di consentire alle parti di proseguire il confronto per la definizione di un contratto collettivo nazionale di lavoro per i rider», come si legge sul sito del Governo.

Sempre delle ultime ore è inoltre la notizia che tramite il progetto «Go riders!», l’agenzia per il lavoro Lavoropiù dalla sua sede bolognese, proporrà un modello alternativo di assunzione dei rider, fatto di contratti, tutele e diritti. Lavoropiù, che ha già all’attivo 5 nuovi assunzioni di ciclofattorini e sta cercando di allargare la proposta ad altri ristoratori, offrirebbe infatti un contratto da dipendente, a tempo determinato e con orario part time, il tutto al fine di garantire uno stipendio indipendente dalle consegne effettuate.

di Erika Sità

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