Ai manifestanti manganelli, ai politici misure di protezione. Dopo le recenti minacce, che condanniamo, all’assessore ai lavori pubblici Simone Borsari, seguite agli scontri avvenuti al parco Don Bosco in un cantiere per la costruzione della prima linea del tram e di una pista ciclabile parallela, la prefettura di Bologna ha deciso di intervenire con misure di protezione nei confronti dell’assessore. In particolare, è stata disposta una vigilanza radiocollegata sia sotto l’abitazione di Borsari sia presso il Comune.
Altre misure di protezione sono già attive anche per il sindaco Matteo Lepore. Anche lui avrebbe ricevuto degli insulti e minacce per le sue politiche riguardanti i lavori pubblici e mobilità (cantieri, limiti di velocità imposti). Minacce e insulti rivolti, a quanto si apprende, anche alla vice sindaco Emily Clancy e all’assessore all’Urbanistica Raffaele Laudani. Per loro le misure di sicurezza non sono ancora attive ma sarebbero previste. Misure come, ad esempio passaggi frequenti da parte delle forze dell’ordine sotto casa,
Il prefetto Attilio Visconti ha dichiarato al Corriere di Bologna: «Non sottovalutiamo nulla. Tutto ciò che allarma gli amministratori richiede il nostro intervento con misure più o meno stringenti. Approfondiremo l’entità e la gravità delle minacce al prossimo comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza».
Misure di sicurezza incrementate
La prefettura sta monitorando attentamente la situazione. «Stiamo seguendo l’evoluzione di questa protesta fin dall’inizio e siamo in stretta sintonia con il sindaco e il questore», ha aggiunto il prefetto Visconti. «Per il momento abbiamo adottato le misure richieste dall’entità del rischio, ma siamo pronti a rimodularle: valuteremo se sono sufficienti o se vanno aumentate».
Contesto delle proteste
Le minacce all’assessore Borsari sono arrivate in un periodo di tensione legato alla realizzazione di importanti infrastrutture cittadine. Il cantiere per la costruzione della prima linea del tram e della pista ciclabile parallela ha visto scontri e proteste, sollevando preoccupazioni per la sicurezza pubblica.
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