Lo stupore e la disperazione di una matricola di Scienze della comunicazione a Bologna che cerca casa da aprile e che non ha ancora trovato per la difficile situazione affitti nel capoluogo emiliano.
«Trovo assurdo che per la situazione disastrosa in cui Bologna al momento è messa riguardo gli affitti, un sacco di studenti debbano rinunciare agli studi in questa città o siano costretti a seguire tutto da casa, il che la rende tutt’altro che “esperienza universitaria”». Comincia così un post su Facebook di Nisrin Gasmi, una studentessa della provincia di Cesena al primo anno di scienze della comunicazione all’Università di Bologna, stupita di come nella «città più progressista d’Italia» (come ripete sempre il neo sindaco Matteo Lepore) tante persone, da ogni parte d’Italia, rinunciano a trasferirsi a Bologna per intraprendere un percorso di studi perché trovare un posto letto a Bologna è un’impresa difficilissima se non impossibile.
Per non parlare della situazione borsa di studio con Ergo, l’azienda regionale per il diritto allo studio. È necessario «firmare un contratto di locazione entro il 25 ottobre (fortunatamente esteso fino al 15 novembre per ora, perché si sono accorti della situazione disperata) altrimenti si rischia di perdere la borsa di studio da fuori sede, quella con contributo più alto, senza la quale alcune persone non riescono a permettersi di vivere e studiare. Della serie che se non trovo casa a Bologna, il diritto allo studio me lo posso solo sognare», incalza la studentessa nel gruppo Facebook Bologna affitto studenti e/o lavoratori che conta oltre 75mila iscritti.
«Vogliamo parlare dell’aumento esponenziale dei prezzi delle locazioni? Normalmente una doppia costa 250/300€, e una singola dai 300 al 400€. Adesso si trovano le doppie al prezzo delle singole e le singole al prezzo di un monolocale», spiega disperata Nisrin Gasmi che da aprile sta cercando casa a Bologna e non l’ha ancora trovata.