Il Comune di Bologna ha inviato una diffida alla società che gestisce la navetta su monorotaia che collega Bologna al suo aeroporto per i suoi disservizi e inadempimenti occorsi nel primo anno di esercizio, tra i quali anche quello della mancata continuità del servizio.
«Non intendiamo accettare questo stato di inerzia del concessionario. Attiveremo tutte le misure sul piano contrattuale e amministrativo per richiamare Marconi Express (società che gestisce il People Mover -la navetta su monorotaia che collega Bologna al suo aeroporto) alle sue responsabilità. A partire dalla non erogazione dei contributi compensativi per il numero di passeggeri inferiori alla soglia minima contrattuale, è evidente infatti che il mancato raggiungimento di questa soglia è dovuto, a questo punto, anche all’inefficienza del concessionario. Passando, poi, per l’escussione delle garanzie e delle fideiussioni, sino alla misura estrema della risoluzione del contratto, se perdurerà la grave inadempienza di Marconi Express». Sono le parole del sindaco di Bologna Matteo Lepore che elenca i punti che non vanno nella gestione con continui disservizi della navetta su monorotaia che collega Bologna al suo aeroporto.
Il 28 ottobre scorso, prima quindi degli ultimi disservizi, il Comune di Bologna ha inviato una ulteriore nota a Marconi Express per rappresentare una serie di inadempimenti occorsi nel primo anno di esercizio, tra i quali anche quello della mancata continuità del servizio. «In quella nota abbiamo rappresentato in particolare come la prestazione contrattuale di garantire il 98% della disponibilità del servizio era fortemente a rischio e che pertanto, stante tale grave inadempimento, il Comune ha deciso di non erogare il riconoscimento del contributo al concessionario, previsto quale compensazione per il mancato raggiungimento del numero minimo di passeggeri», ha dichiarato Lepore. In quella nota, inoltre, il Comune ha rinnovato anche la richiesta al Marconi Express di fornire una relazione dettagliata sulle situazioni di guasto, malfunzionamento o avarie, sulle soluzioni attuate nell’immediato e programmate a lungo termine, oltre alla richiesta di relazionare sui fermi dovuti ad interventi di manutenzione, assistenza, riparazione, ripristino o assimilabili che abbiano comportato l’indisponibilità dell’infrastruttura o dei mezzi.
«Richieste ancora senza risposte. Per questo oggi il Comune ha diffidato formalmente Marconi Express. Se entro 15 giorni non riceveremo riscontro a tali richieste, ci attiveremo per l’escussione della cauzione prevista dal contratto e, nel caso perdurassero gli inadempimenti, avviando addirittura le procedure per la risoluzione contrattuale. Misure che non sarebbero di certo indolore e che vorremmo evitare. Ma è importante che il concessionario sappia che il tempo è scaduto. Non ci accontenteremo di soluzioni di breve periodo, che peraltro si sono rivelate fragili e che hanno inoltre causato danni di immagine alla nostra città. Metteremo in campo ogni misura idonea, sino a quelle più radicali. Il Comune di Bologna ha creduto molto in questa infrastruttura. Faremo tutto quanto in nostro potere affinché faccia quello che per cui è stata realizzata», ha concluso Lepore.