Multe per eccesso di velocità annullate se gli autovelox non sono omologati  

Una recente sentenza della Corte di Cassazione potrebbe portare all’annullamento delle multe per eccesso di velocità rilevate sulle strade italiane tramite apparecchiature (autovelox) non omologate. La decisione della Corte è arrivata in seguito all’impugnazione presentata da un avvocato di Treviso, multato per aver superato di poco il limite di velocità. Le ragioni di questa decisione risiedono nel fatto che, sebbene le apparecchiature fossero state autorizzate dal ministero delle Infrastrutture, non hanno subìto una verifica tecnica adeguata per l’omologazione. Ciò ha creato un vuoto normativo che potrebbe mettere al riparo, in futuro, gli automobilisti multati tramite tali dispositivi non regolamentari. 

La differenza tra omologazione e approvazione 

Emanuele Ficara, un avvocato specializzato in contestazioni di violazioni del Codice della Strada, ha spiegato che l’omologazione certifica che un’apparecchiatura rispetti i requisiti tecnici previsti dalla normativa e ne consenta la produzione in serie. D’altro canto, l’approvazione autorizza il prototipo secondo standard definiti. 

Quali sono i macchinari omologati 

Nonostante la legge non sia chiara riguardo alla distinzione tra approvazione e omologazione, la sentenza della Corte ha stabilito una differenza sostanziale tra i due concetti. Questo solleva preoccupazioni riguardo alla possibilità di disparità nella rilevazione della velocità se non viene garantito che tutte le apparecchiature abbiano le stesse caratteristiche. 

Come riconoscere un autovelox non omologato 

Quando si riceve una multa per eccesso di velocità, è possibile verificare su internet se ci sono pronunce riguardanti quel particolare autovelox. In alternativa, si può richiedere accesso agli atti per verificare se l’apparecchio ha un certificato di omologazione. Alcuni Comuni potrebbero anche mettere a disposizione queste informazioni online. 

Come fare ricorso 

Per fare ricorso, è possibile rivolgersi al Prefetto entro 60 giorni dalla sanzione o direttamente all’amministrazione che ha emesso la multa. 

Ricorso al Giudice di Pace 

Un’opzione alternativa è presentare ricorso al giudice di pace entro 30 giorni dalla multa. Questo avvia una controversia che coinvolge il Comune o l’ente che ha installato l’apparecchio. 

Rischio associato al ricorso 

Il ricorso offre vantaggi e svantaggi: è gratuito, ma se si perdesse la sanzione potrebbe raddoppiare. 

Conclusioni 

In sintesi, la sentenza della Corte di Cassazione potrebbe aprire la strada all’annullamento delle multe per eccesso di velocità rilevate tramite apparecchiature non omologate. Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente le opzioni di ricorso e comprendere le differenze tra omologazione e approvazione per agire nel rispetto della legge. 

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