La campagna di comunicazione dell’Alma Mater sfida l’incertezza delle nuove generazioni: «L’università non ti cambia la vita. O forse sì.»

L’Università di Bologna ha scelto di parlare direttamente a chi sta decidendo se intraprendere un percorso accademico. Con un nuovo spot diffuso su tutti i suoi canali, l’Alma Mater lancia un messaggio intimo e riflessivo, ponendo al centro le emozioni e le inclinazioni personali, piuttosto che numeri e classifiche.

Lo spot rappresenta il culmine di una più ampia campagna avviata nell’aprile 2024, che ha già visto affissioni e contenuti online con volti e storie di studenti e studentesse. L’obiettivo? Contrastare la crescente narrazione che mette in discussione il valore della laurea e dell’esperienza universitaria.

Per la prima volta, l’Ateneo bolognese ha deciso di adottare un approccio comunicativo innovativo, allontanandosi dagli schemi tradizionali con un linguaggio più autentico e vicino alle incertezze delle nuove generazioni. Nessuna promessa irrealistica, ma un racconto delicato e sincero su paure, dubbi e possibilità di crescita personale.

Il Rettore Giovanni Molari sottolinea il senso di questa scelta: «Non parliamo di noi come istituzione. Non enumeriamo dati, ranking, eccellenze didattiche e di ricerca. In un’era caratterizzata dall’incertezza, che vede il nostro paese tra gli ultimi in Europa per numero di iscrizioni all’università, l’Ateneo ha scelto di offrire una visione di ampie prospettive: affrontare la vulnerabilità del nostro tempo promuovendo l’iscrizione all’università come un passo da intraprendere con fiducia e consapevolezza».

L’Università di Bologna si presenta così come una comunità inclusiva, pronta a sostenere i sogni e le attitudini di chi è in cerca del proprio percorso. In un mondo pieno di voci che impongono cosa fare, l’Alma Mater invita a una riflessione personale: l’università non ti cambia la vita. O forse sì.

foto: unibo

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