A ideare la tecnologia vincente presentata al premio Think4food di Legacoop Bologna è stata Giulia Menichetti, fisica ravennate che lavora al Network Science Institute di Boston e al Dipartimento di Medicina di Harvard.
Cinquemila euro di premio assegnati a un progetto capace di calcolare e imparare dalla grande varietà di dati presenti nelle tabelle nutrizionali che si trovano sulle confezioni degli alimenti processati: è quanto avvenuto oggi a Bologna durante un evento online di Think4Food, un’iniziativa promossa da Legacoop Bologna con il contributo della Camera di Commercio che incoraggia lo sviluppo sostenibile della filiera cooperativa agroalimentare.
Il progetto risultato vincitore, chiamato The Food Processing FPro, consiste in un algoritmo capace di calcolare i dati dei cibi trattati (o processati), ovvero alimenti lavorati e confezionati in vista dei lunghi tempi di conservazione che sono presenti negli scaffali dei supermercati, e di imparare automaticamente da essi. Secondo i risultati dell’inventrice del progetto Giulia Menichetti, fisica ravennate che lavora a Boston come senior scientist al Network Science Institute e al Dipartimento di Medicina di Harvard, l’algoritmo porterà a dei benefici per la salute dei consumatori. I suoi studi confermano che il largo consumo di cibi trattati coincide con più alti rischi di sindromi metaboliche, diabete, angina e ipertensione. Secondo Menichetti, la soluzione da seguire è quella dei cibi ultra-processati con alimenti meno trattati, e grazie all’algoritmo questa sarà un’operazione molto più semplice.
The Food Processing FPro si basa su una tecnologia chiamata Machine Learning ed è legata all’intelligenza artificiale. L’algoritmo di cui fa uso è, così, capace di creare dei sistemi che apprendono e migliorano le performance in base ai dati impiegati. Il Machine Learning e le tecnologie associate sono in rapido sviluppo e vengono già impiegate nelle banche, negli acquisti online e nei social media.
Nell’edizione 2021 di Think4Food è stata avviata anche una collaborazione con il festival sull’innovazione digitale e sociale We Make Future, assegnando un premio di 1.000 euro al progetto Hexagro che si occupa di sviluppare tecnologie innovative per l’agricoltura verticale. Hexagro si propone di portare la natura in ogni spazio urbano e domestico, riducendo il consumo di acqua, l’uso dei pesticidi e utilizzando solo materiali riciclati. «Nell’edizione di quest’anno abbiamo applicato tre strumenti tipici dell’open innovation: una Call 4 Talents, promossa insieme all’Università di Bologna in occasione dello Start Up Day; una Call 4 Ideas internazionale aperta a giovani innovatori under 40 e la Think4Food Academy per fornire formazione alle imprese cooperative su temi food innovation e sviluppo sostenibile, Abbiamo utilizzato questi strumenti per un duplice obiettivo: da una parte rafforzare la competitività delle cooperative, dall’altro sostenere i giovani innovatori, secondo il principio di intergenerazionalità che da sempre è nel nostro DNA», – ha dichiarato Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna.
L’evento online di oggi ha confermato le premiazioni ai progetti più innovativi avvenute lo scorso maggio durante lo Start Up Day AdapTronics si è aggiudicato un premio di 2.500 euro grazie all’invenzione di uno scotch adesivo elettronico e biodegradabile da utilizzare sulle confezioni alimentari. 1.000 euro sono andati a Raising of first generation of dairy cows, un’iniziativa che si occupa dell’allevamento di mucche in Nigeria per affrontare l’emergenza della bassa produzione di latte. Infine, Fertyrock ha ottenuto 1.500 euro per aver creato un nuovo substrato sperimentale di coltivazione ottenuto dalla lana di roccia riciclata dalle aziende agricole utilizzano per la coltivazione degli ortaggi.
La nostra Cooperativa ha messo da tempo l’innovazione al centro delle proprie attività e strategie – ha dichiarato Andrea Mascherini, presidente di Coop Reno – La prova di quanto crediamo nell’innovazione è il progetto del nostro nuovo Centro Direzionale che sta nascendo nascendo a Castel Guelfo di Bologna. In quei 20.000 metri di rigenerazione urbana che stiamo facendo, ci sarà anche uno spazio dedicato all’innovazione e alla ricerca per la filiera agro-alimentare, uno luogo che offrirà ai progetti di Think4Food “terreno fertile” per crescere».
Il progetto «Think4Food è sostenuto sin dalla sua prima edizione dalla Camera di commercio di Bologna. Ha anticipato gli indirizzi per uno sviluppo sostenibile che punta sui giovani, sull’innovazione e sulla eco-compatibilità nella filiera agroalimentare», ha dichiarato Giada Grandi, segretario generale della Camera di Commercio di Bologna. «Il comparto agroalimentare è da sempre centrale per le imprese bolognesi e tutte le iniziative che vanno nella direzione di una maggiore qualificazione sono nei piani di sostegno dalla Camera. Complimenti ai vincitori e ai progetti generati dalle nuove leve della ricerca», ha continuato Grandi.