La Lega di fianco a chi non rispetta i decreti anti-covid    

La Lega Salvini premier dell’Emilia-Romagna invita il governo a non inviare la polizia nei locali che aprono nonostante sia vietato da un Dpcm. Inoltre, lo invita anche a inviare i ristori.

«Il governo non invii la polizia». Lo dice oggi la Lega dell’Emilia-Romagna difendendo a suo modo quei titolari di locali, pub e ristoranti che stanno minacciando sui social di aprire i loro locali il 15 gennaio nonostante un Decreto del presidente del Consiglio dei ministri li mantiene chiusi per salvaguardare la nostra salute e tamponare il contagio del coronavirus. A Bologna rimarrà aperto l’Halloween Pub di via Stalingrado il quale è rimasto aperto anche nei giorni scorsi non rispettando il Dpcm.

La crisi la stanno pagando tutti, non solo loro. Eppure molti altri tirano la cinghia e restano chiusi per evitare che i loro cari si ammalino e perché sanno che rispettare le leggi, in piena pandemia, rientra nel saper vivere in una società civile. Ma come può un partito politico invitare il governo a non inviare la polizia verso chi pensa di fare il ribelle in barba alla nostra salute? Si potrebbe creare un precedente molto pericoloso. Fino a prova contraria, son sono i politici a consigliare o a non consigliare di inviare la polizia a chi non rispetta le leggi. «Chi protesta ha la mia comprensione», dichiara il senatore leghista, Andrea Ostellari, commissario Lega Emilia – Salvini Premier. Il leghista invita il governo, oltre a non chiamare la polizia, a inviare i ristori adeguati. «Nessuno nega la gravità dell’epidemia, i rischi per la salute dei cittadini e l’immenso sacrificio del personale sanitario. Ma è evidente anche a un bambino che da questa situazione non si esce con prescrizioni contraddittorie e risarcimenti ridicoli», incalza Ostellari. 

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