Elezioni europee Emilia-Romagna, ormai è chiaro: alle regionali al Pd serve allearsi con i 5 stelle o convincere i non votanti (più difficile)

Dopo il “partito dei non votanti” (41%) che in queste elezioni europee vince a mani basse non solo a Bologna, ma nell’intera regione Emilia-Romagna, il Partito democratico al voto europeo ottiene il 36,11% dei voti (poco più di un elettore su 3). Fratelli d’Italia al 28% (secondo posto effettivo), Verdi Sinistra 6,53%, Lega al 6,48% e Forza Italia 6,11%. Movimento 5 stelle 7,17%. 

Facendo un po’ i conti, se il voto di queste elezioni europee sono o saranno specchio delle prossime elezioni regionali del prossimo ottobre, il partito (Pd) del presidente in carica, Stefano Bonaccini, sarebbe il primo partito, ma verrebbe superato di almeno 4 punti dal centro destra coeso (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia). Dunque, per vincere al Pd servirebbe allearsi almeno con il Movimento 5 stelle. almeno per potersela giocare con il centro-destra. Potrebbe vincere anche alleandosi con l’alleanza Verdi Sinistra, ma la distanza politica è molto più ampia.

Una bella partita, dunque, aspetta alla politica regionale fra 4 mesi. Sicuri che non ci saranno sorprese sulla coesione a destra, meno sicuri che il Pd da solo posso farcela. E sarebbe sempre più facile tentare la strada della alleanza con i 5 stelle che convincere a votare Pd quei tanti, ma proprio tanti elettori che alle elezioni europee non hanno votato. Il partito dei non votanti resta il vero partito vincente in queste elezioni europee. 

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