Il Comune di Bologna ha voluto smentire poco fa con un comunicato le notizie di oggi che riportano una presunta fine del servizio gratuito delle biciclette RideMovi (quelle in condivisione) promosso lo scorso giugno dallo stesso Comune per chi ha un abbonamento al trasporto pubblico di Bologna. «Ennesima fake news della destra», ha dichiarato l’assessora alla nuova mobilità, Valentina Orioli. Secondo l’assessora non è vero che il bike sharing gratuito a Bologna per gli abbonati Tper sia terminato. Si sarebbe trattato di una breve interruzione lunedì scorso dovuta – si legge nel comunicato del Comune di Bologna – al fatto che «Ridemovi ha esaurito un pacchetto di risorse da 100.000 euro. Dispiace che quella che è stata una interruzione tecnica di poche ore venga cavalcata dalla destra per creare l’ennesima fake news con l’unico risultato di disorientare i cittadini e le cittadine», insiste Orioli.
Ma al di là delle polemiche politiche, il servizio funziona o non funziona?
La nostra esperienza a giugno
Appena uscì la promozione, circa 3 mesi fa, delle corse con biciclette RideMovi gratuite per chi ha l’abbonamento Tper provammo a utilizzare il servizio e funzionò. Nel momento dell’attivazione ci comparse una finestra pop up che ci chiese di registrarci inserendo il numero dell’abbonamento Tper. Tutto ok. Ma, scadute le corse disponibili, l’app di RideMovi non ci permise di continuare con il servizio. «È necessario ricaricare», si leggeva sull’app RideMovi.
Ma come si ricaricano le corse gratuite? Sull’app RideMovi non riuscimmo a capirlo e disattivammo il servizio.
Oggi
Abbiamo, dunque, oggi installato nuovamente l’app. La finestra pop up che ci permetteva di registrarci inserendo il numero dell’abbonamento Tper questa volta non è comparsa. E, dunque, come si attiva il pacchetto di corse gratuite?
Navigando sull’app clicchiamo su “offerte”, ma niente, le “offerte” hanno tutte un costo. L’’offerta gratuita per chi ha l’abbonamento Tper in questa sezione non c’è. Allora clicchiamo su “coupons”. Qui ci sono dei “coupons” disponibili, a pagamento. Clicchiamo allora su “Ricevi degli sconti”. Neanche qui ci sono tracce di come ottenere il servizio gratuito. Se clicchiamo su “Portafoglio” e poi su “ricarica” ci fa ricaricare un credito, quindi ci fa pagare. Niente, anche questa volta non ci siamo riusciti. Probabilmente non siamo molto pratici.
Dunque chiediamo all’assessora Orioli se ci può spiegare come si attiva il servizio, così magari riusciamo anche a placare le polemiche politiche.
